Fabio Panetta: “Calo demografico Ue pesa sul sistema sanitario e pensionistico”

Fabio Panetta: “Calo demografico Ue pesa sul sistema sanitario e pensionistico”

Le parole del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta al Meeting di Rimini sul calo demografico Ue e i suoi effetti.

Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, nel suo intervento al Meeting di Rimini, ha avuto modo di affrontare tematiche molto importanti per l’economia Ue con particolare riferimento anche alla situazione dell’Italia. Tra gli argomenti toccati, anche quello relativo al calo demografico e agli effetti che potrebbe avere sul sistema sanitario e pensionistico nel nostro Paese.

L’intervento di Fabio Panetta

L’Italia è l’unico Paese dell’eurozona che spende per interessi sul debito pubblico la stessa cifra che spende per l’istruzione. A porre l’accento su tale argomento è stato Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, nel suo intervento al Meeting di Rimini. Secondo il numero uno di Palazzo Koch, il debito pubblico sta “gravando sul futuro delle giovani generazioni, limitando le loro opportunità”.

Ma non solo. Nel corso del suo intervento Panetta ha anche illustrato quella che dovrebbe essere “la strada maestra” da seguire. In primo luogo avere “una gestione prudente dei conti pubblici”, con il “graduale conseguimento di avanzi primari adeguati”. Successivamente la fase di approvazione di misure che portino ad “un deciso aumento della produttività e della crescita”.

Il calo demografico e i suoi effetti

Al Meeting di Rimini, Panetta ha anche parlato di un problema che affligge da tempo l’Italia: il calo demografico. In questo senso questo “rischia di avere effetti negativi sulla tenuta dei sistemi pensionistici, sul sistema sanitario, sulla propensione a intraprendere e a innovare, sulla sostenibilità dei debiti pubblici”.

Al fine di cambiare rotta e invertire la tendenza, il governatore della Banca d’Italia ha le idee chiare con le mosse che dovrebbero essere seguite dal governo. In primis quella di “rafforzare il capitale umano e aumentare l’occupazione di giovani e donne”, e anche quella di avere “un afflusso di lavoratori stranieri regolari” che Panetta vede come “una risposta razionale sul piano economico, indipendentemente da valutazioni di altra natura”.