Guai per Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi potrebbe ricevere la “sorveglianza speciale” dopo la richiesta della Questura di Milano.
Nuovi guai in arrivo per Fabrizio Corona dopo la richiesta della Questura di Milano relativamente alla riattivazione della “sorveglianza speciale“. L’uomo, da poco tornato libero dopo il carcere, potrebbe avere nuovamente a che fare con tale misura dopo che essa era stata applicata nel maggio 2012 e sospeso con la messa in carcere dell’ex re dei paparazzi nel 2013.
Fabrizio Corona: la richiesta della Questura di Milano
Potrebbero esserci nuovi guai in arrivo per Fabrizio Corona. Secondo la Divisione anticrimine della Questura di Milano, infatti, l’ex fotografo in passato definito re dei paparazzi sarebbe “socialmente pericoloso”.
Per questa ragione, le autorità milanesi hanno chiesto la riattivazione della sorveglianza speciale per un anno e sei mesi con l’aggravamento dell’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria due volte a settimana. Tale proposta dovrà essere accettata o meno da parte della Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale.
Oltre alla sorveglianza speciale, alla quale Corona era già stato sottoposto in passato, è stato chiesto, come anticipato, anche l’obbligo di firma davanti alla polizia giudiziaria due volte a settimana. La richiesta della Questura si baserebbe, come sottolineato da Fanpage, su una serie di segnalazioni e violazioni.
L’udienza sulla vicenda era stata fissata per la mattinata di oggi, martedì 14 novembre, ma è stata successivamente rinviata per un impedimento da parte dell’avvocato del paparazzo.
La difesa dell’ex paparazzo
Al netto della richiesta della Questura, la difesa di Corona ha fatto sapere che dovrebbero essere tenute conto diverse cose. In primis le condanne definitive già scontate dall’uomo e in secondo luogo anche i pareri positivi da parte dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna e del Tribunale di Sorveglianza.
Secondo l’avvocato Chiesa – si legge su Fanpage – la questione “pericolosità” è associata al passato e non più a fatti presenti.