Facebook, dati messi a disposizione di sessanta aziende produttrici di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili.
È ancora bufera su Facebook. Dopo lo scandalo Datagate, la società è al centro di un nuovo scandalo legato alla gestione dei dati sensibili dei dati dei propri clienti.
NYT – Facebook, i dati degli utenti girati ad aziende produttrici di smartphone e tablet
Secondo quanto riportato dal New York Times, il noto social network avrebbe preso accordi con almeno sessanta produttori di telefoni cellulari, tablet e altri dispositivi mobili.
Tra le società menzionate dal quotidiano americano ci sono anche i colossi della tecnologia come Apple, Amazon, BlackBerry, Microsoft e Samsung.
L’accordo avrebbe permesso a queste case produttrici di accedere ai dati personali di migliaia di utenti e di altri collegati alla loro rete di amici senza l’esplicito consenso da parte dei diretti interessati.
Facebook avrebbe iniziato a ridurre gli accordi dallo scorso aprile in seguito al giro di vite intorno alla protezione della privacy e dei dati sensibili. Stando a quanto riferito dai vertici del noto social network, gli accordi con gli sviluppatori erano regolati da norme rigide studiate proprio per tutelare i dati sensibili degli utenti.
Mark Zuckerberg aveva inoltre fatto sapere che dal 2015 la società si sarebbe mossa per migliorare la tutela dei dati personali dei propri iscritti
Secondo quanto ipotizzato dal quotidiano americano, però, parte di questi accorsi sarebbero ancora in vigore e alcune case produttrici sarebbero in grado di recuperare dati personali come la tendenza politica degli utenti o il loro credo religioso oltre che gli eventi ai quali potrebbero partecipare, tanto per citare solo alcune delle informazioni che non sarebbero poi così private.
Fonte foto: pexels.com/photo/facebook-internet-login-screen-267482/
