Ipotesi e fake news sull’aereo Embraer 190 dell’Azerbaijan Airlines partito la mattina di Natale e precipitato in Kazakistan. La Russia dice la sua.
Cosa è accaduto veramente all’aereo Embraer 190 dell’Azerbaijan Airlines partito la mattina di Natale e precipitato in Kazakistan? La domanda resta, per ora, ancora senza una risposta certa anche se sono svariate le ipotesi sul caso. Tra queste, anche la versione che vedrebbe il velivolo essere stato colpito dalla contraerea russa, probabilmente da un Panshir-S. In tal senso, la Russia ha voluto replicare con forza.
Aereo precipitato in Kazakistan: le ipotesi
Resta ancora un mistero l’incidente che ha visto coinvolto l’aereo, un Embraer 190, in volo lungo la rotta tra Baku, la capitale dell’Azerbaigian, e Grozny, la capitale della Repubblica russa della Cecenia, nel giorno di Natale.
Il velivolo, mentre sorvolava il Daghestan, è scomparso dalla mappa di Flightradar24 per un’ora e 42 minuti, mentre già procedeva in emergenza verso il Kazakistan. Secondo la ricostruzione ufficiale delle autorità, poco prima dello schianto, i piloti avrebbero comunicato al centro di controllo di Rostov un guasto ai sistemi di controllo e lo scoppio di una bombola d’ossigeno a bordo.
Sull’incidente, però, sono state eseguite tante ipotesi. Una di queste vedrebbe il velivolo essere stato colpito dalla contraerea russa, probabilmente da un Panshir-S, un sistema di difesa aerea mobile dotato di due micidiali mitragliere da 30 millimetri e altri tipi di missili intercettori.
La Russia replica alle “fake news”
Su questa ipotesi, la Russia ha voluto fortemente replicare. Come riportato dall’Ansa, infatti, il ministero degli Esteri russo, citato dalla agenzia Tass, ha voluto sottolineare come la Nato starebbe sostenendo le fake news sulla versione della cause del disastro aereo in Kazakistan. Secondo lui si tratterebbe di “un ordine politico”.
Intanto, l’Azerbaijan Airlines ha annunciato la sospensione dei voli verso sette città russe.
