Presunta vulnerabilità nel servizio di Aruba. L’azienda: “Il sistema non è mai stato violato”

Presunta vulnerabilità nel servizio di Aruba. L’azienda: “Il sistema non è mai stato violato”

Aruba alle prese con una presunta vulnerabilità che ha portato il Garante della Privacy a richiamare l’azienda che si difende: “Mai violato il sistema”.

ROMA – Presunta vulnerabilità nel servizio di Aruba. Secondo quanto precisato dal Garante della Privacy, nel 2019 è stata verificata la vulnerabilità del sistema con a rischio 6 milioni di Pec degli utenti. Per questo motivo l’azienda è stata chiamata a “misure per la messa in sicurezza del proprio servizio di posta elettronica riservata“.

Richiamo effettuato per evitare che “intestatari delle caselle pec, mittenti e destinatari dei messaggi, soggetti i cui dati sono presenti all’interno dei messaggi o degli allegati fossero esposti a gravi rischi per i diritti e le libertà derivanti da possibili utilizzi impropri di dati personali o da furti d’identità“.

La decisione del Garante

L’indagine è terminata nel 2019 ma la pubblicazione del provvedimento è avvenuto diversi mesi dopo per prudenza. Il Garante ha voluto tutelare la privacy dei clienti e soprattutto non esporre la mail personale a possibili attacchi hacker.

La società – si legge nella nota dell’Autorità riportata da Repubblica ha dichiarato di aver adempiuto, nei termini previsti, alle prescrizioni impartite“. Non ci dovrebbe essere, quindi, nessuna vulnerabilità anche se le verifiche continueranno nelle prossime settimane per accertare la sicurezza dei sistemi di Aruba.

fonte foto https://www.facebook.com/aruba.it/

La replica di Aruba: “Nessun accesso illegittimo”

Conferme sulla sicurezza del sistema sono arrivate anche da Aruba in una nota: “Nessun accesso illegittimo – si legge nel testo – è stato effettuato sul sistema e non si è verificato nessun furto di identità, dati o password. In merito alle indicazioni, migliorie e modifiche richieste dal provvedimento del Garante della Privacy, Aruba Pec ha immediatamente provveduto a fare quanto previsto in modo da innalzare ulteriormente il livello di sicurezza del sistema, che non è mai stato violato“. I controlli, però, continueranno nelle prossime settimane per verificare meglio la sicurezza dei sistemi.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/aruba.it/