Falso in bilancio, cos’è e quali sono le pene

Falso in bilancio, cos’è e quali sono le pene

Di cosa si parla esattamente quando si parla di falso in bilancio? Quali sono le pene previste dalla legge?

L’inchiesta sulla Juventus e l’inchiesta sull’Inter hanno portato alla ribalta un tema dilagante nel mondo del calcio ma non solo: quello del falso in bilancio. Ne sentiamo parlare quasi quotidianamente e in diversi settori. Ma di cosa parliamo esattamente? E qual è la pena prevista per questo tipo di reato?

Cos’è falso in bilancio

Partiamo dalle basi. Ogni società, piccola o grande che sia, deve produrre un bilancio, ossia un resoconto della situazione economica della società stessa. Le entrate, le uscite, i guadagni, le perdite, il rosso. Il reato di falso in bilancio consiste nel falsificare questi documenti. La falsificazione porta ad una mistificazione della realtà economica della società.

Esistono diverse tipologie di falso in bilancio. Esiste ad esempio il falso in bilancio oggettivo, che si ha quando i documenti vengono compilati con dati falsi. Il falso in bilancio valutativo si ha invece quando ad essere false sono ad esempio le stime, quindi dati sulle valutazioni. Si parla invece di falso in bilancio qualitativo quando nel bilancio vengono inseriti fondi illeciti, che vengono catalogati come una spesa legittima. Questa pratica serve a nascondere movimenti illeciti di denaro.

Quali sono i vantaggi? Svariati, dipende dallo scopo. Falsificare il bilancio può far risultare in salute una società che in realtà si trova sull’orlo del fallimento. Ma alla luce di quei bilanci falsi il valore economico della società resta alto. Decisamente più alto rispetto al valore reale. Questo è solo un esempio pratico elementare per entrare nell’ottica.

Guardia di Finanza

Le pene previste

Compilare in maniera volontaria e premeditata questi documenti inserendo informazioni false costituisce un reato.

Le norme vigenti prevedono la reclusione da uno a cinque anni nel caso in cui gli amministratori di una determinata società procedono con questo reato per trarre un vantaggio personale o per altre persone.

Lo stesso reato è sanzionato con la reclusione da sei mesi a tre anni nel caso in cui si tratti di una società piccola e non quotata in borsa.

Per le società quotate in borsa invece è prevista, per i responsabili del reato, la reclusione da 3 a 8 anni.

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