Falso omicidio confessato su scheda elettorale: denunciato un 31enne

Falso omicidio confessato su scheda elettorale: denunciato un 31enne

Un 31enne di Villasanta ha causato allarme a Monza scrivendo una falsa confessione di omicidio sulla sua scheda elettorale.

Durante lo spoglio elettorale a Monza, una scheda ha attirato l’attenzione in modo insolito e preoccupante su un possibile omicidio, su di essa, un messaggio inquietante: “Per le forze dell’ordine: ho ammazzato un uomo e sepolto in un cantiere dell’area nord. Dategli una sepoltura cristiana, vi prego“. Questa confessione ha immediatamente allarmato le autorità, dando il via a un’indagine intensa.

Indagini e ricerche

Le forze dell’ordine, allertate dalla strana confessione, hanno avviato indagini approfondite. Oltre mille profili di votanti sono stati esaminati per identificare il possibile autore. Circa duecento persone sono state convocate per una perizia calligrafica presso la questura di Monza. La polizia scientifica di Milano, nel frattempo, ha lavorato sulle impronte digitali presenti sulla scheda. Nonostante gli sforzi, la ricerca nel luogo indicato come possibile luogo di sepoltura non ha portato a risultati concreti. Una pista secondaria, basata su un biglietto trovato in un garage nel 2022, si è rivelata un vicolo cieco.

La verità emerge

Dopo un’attenta analisi delle impronte digitali, il cerchio si è ristretto a cinque sospettati. Il 31enne di Villasanta, quando convocato per un confronto delle sue impronte, ha confessato di essere l’autore del messaggio. Ha spiegato di aver agito in un impeto di rabbia e frustrazione verso la politica, cercando di creare scalpore mediatico. “Non riesco più a dormire la notte da quando ho visto il servizio in televisione, l’ho fatto in un momento di rabbia, nessuno è stato ucciso“, ha confessato.

Questo episodio sottolinea come un gesto impulsivo, nato dalla delusione e dalla volontà di attirare l’attenzione, possa avere ripercussioni gravi e coinvolgere risorse e tempo delle forze dell’ordine. Il 31enne è stato denunciato per autocalunnia, e la sua azione serve da monito sulla responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni.

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