Una nuova truffa digitale si sta diffondendo colpendo l’identità online di moltissimi italiani, ma pochi sanno davvero come proteggersi: ecco la truffa dello Spid.
Una nuova frontiera delle frodi digitali si sta diffondendo in Italia, mettendo a rischio l’identità e i risparmi di milioni di cittadini. Si tratta della truffa del falso Spid, un fenomeno in forte crescita che preoccupa le autorità e le associazioni dei consumatori.
I truffatori sfruttano la possibilità di attivare più profili Spid utilizzando numeri di telefono e indirizzi email diversi, riuscendo così a creare una sorta di “doppione” del Sistema pubblico di identità digitale intestato a ignari cittadini.

Cresce l’allarme sulla truffa del falso Spid: dati personali a rischio
Attraverso questi profili falsi, i criminali digitali possono accedere a una vasta gamma di dati sensibili, con conseguenze gravissime: aprire conti correnti a nome della vittima, incassare stipendi, pensioni, crediti d’imposta o bonus fiscali, con un danno economico e identitario rilevante.
Lo Spid, ricordiamo, è il sistema che consente l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione e rappresenta oggi una chiave d’accesso fondamentale per decine di operazioni quotidiane: dalla richiesta di un certificato anagrafico al pagamento di una tassa, fino alla gestione dei rapporti di lavoro nel settore pubblico.
Il vademecum dell’Unione nazionale consumatori
Per contrastare questa nuova forma di crimine digitale, l’Unc – Unione nazionale consumatori ha diffuso un dettagliato vademecum con le regole fondamentali per proteggersi.
Tra i principali consigli:
- Attivare gli alert bancari, per ricevere notifiche in tempo reale su ogni movimento del conto corrente.
- Controllare regolarmente sul portale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) quanti e quali Spid risultano attivi a proprio nome. In caso di anomalie, è fondamentale contattare immediatamente l’Agid.
- Non inviare mai documenti personali (come carte d’identità o codici fiscali) via email o tramite app di messaggistica come WhatsApp: bisogna sempre usare i canali ufficiali.
Come proteggere la propria identità digitale dai rischi di frode
Oltre ai suggerimenti dell’Unc, ci sono altre misure preventive che ogni cittadino può adottare:
- Attivare l’autenticazione a due fattori, non solo per lo Spid ma per qualsiasi servizio che gestisca dati sensibili (banche, email, portali istituzionali).
- In caso di furto o smarrimento dei documenti di identità, o se si sospetta una compromissione, è necessario presentare subito denuncia alle autorità competenti e richiedere il rilascio di nuovi documenti.
- Monitorare con regolarità il proprio profilo su Noipa o su altri portali pubblici, verificando la presenza di accessi non autorizzati o modifiche anomale.
- Conservare con cura le proprie credenziali d’accesso, evitando di riutilizzare la stessa password su più siti. Le password devono essere complesse, aggiornate e distinte per ogni servizio.
Cosa fare se si sospetta una truffa sul proprio Spid
Nel caso si abbia anche solo il dubbio di essere vittime della truffa del falso Spid, è essenziale agire con tempestività:
- Bloccare immediatamente le carte di pagamento.
- Contattare la propria banca per sospendere operazioni sospette.
- Sporgere denuncia presso le autorità di pubblica sicurezza.
- Rivolgersi alle associazioni dei consumatori, come l’Unc, per ricevere supporto legale e assistenza nel recupero dell’identità e delle eventuali somme sottratte.
Il quadro normativo e le azioni delle istituzioni
L’Agenzia per l’Italia Digitale, insieme a vari enti istituzionali, sta lavorando per rafforzare i controlli sull’emissione dello Spid e aumentare la sicurezza informatica degli utenti. Tuttavia, in un sistema in cui il fattore umano resta l’anello più debole, la consapevolezza e la prevenzione diventano fondamentali.
Come dichiarato in più occasioni da esperti del settore: “La sicurezza digitale comincia dalle abitudini quotidiane dell’utente”. A fronte di una burocrazia sempre più digitalizzata, diventa dunque imprescindibile dotarsi di strumenti e competenze per non cadere vittime di un crimine tanto invisibile quanto devastante.