Orrore: vittime smembrate e mangiate dalla famiglia cannibale

Orrore: vittime smembrate e mangiate dalla famiglia cannibale

Oltre 1000 vittime da parte di una famiglia cannibale che avrebbe agito in modo preciso per tanti anni. Gli orrori commessi senza distinzioni.

Sarebbero oltre 1000 le vittime che una famiglia cannibale scozzese avrebbe fatto in oltre 25 anni di vita. I protagonisti di questa agghiacciante vicenda sarebbero un uomo di nome Sawney Bean e quelli che, di fatto, hanno costituito nel tempo il suo clan. La loro storia viaggia tra realtà e leggenda ma gli orrori che sarebbero stati commessi sono stati, concretamente, una “fonte di ispirazione”.

La famiglia cannibale: oltre 1000 vittime

Secondo la leggenda scozzese, un uomo di nome Sawney Bean e la sua famiglia avrebbero ucciso oltre mille persone in circa 25 anni della loro vita. Quello che era diventato, di fatto, un clan di cannibali avrebbe vissuto in una grotta dove non solo uccideva le sue vittime per derubarle ma si nutriva di esse. Come anticipato, tale storia di Bean viaggia tra realtà e leggenda ma ha trovato sicuramente un riscontro reale nel film “Le colline hanno gli occhi” che è tratto proprio da tale racconto relativo al clan di cannibali.

Come agivano i cannibali

Secondo il mix di leggenda e realtà, tutta la vicenda della famiglia cannibale parte da Alexander “Sawney” Bean e dalla sua compagna, Black Agnes, che attraversarono la costa sud-occidentale della Scozia e si stabilirono in una grotta tra Girvan e Ballantrae. Qui, per sopravvivere, la coppia, ed in particolare Bean, provvedeva a derubare e uccidere i passanti e, al fine di nutrirsi, li smembrava e se li mangiava. Tale “processo” ha visto coinvolti anche i figli e tutto il clan che Bean e la sua compagna andarono a formare nel tempo. Secondo le informazioni relative a tale storia, i componenti della famiglia cannibale andavano a smembrare le loro vittime e se le mangiavano. Gli avanzi venivano, spesso, conservati.

I crimini di Bean e del suo clan pare siano duranti per tantissimi anni fino a quando una di quelle che sarebbe potuta diventare una vittima non è riuscita a scappare denunciando gli orrori che avvenivano all’interno della grotta. Proprio grazie a questo episodio, la famiglia sarebbe stata presa e condannata alla pena massima dello squartamento.

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