Clonavano le carte di credito dei clienti: una famiglia di albergatori di origine albanese è sotto inchiesta per la maxi truffa.
Dopo numerose denunce provenienti da diverse regioni italiane, gli inquirenti hanno aperto un fascicolo d’indagine nei confronti di una famiglia di albergatori di Rimini, di origine albanese. Nei confronti della famiglia grava una denuncia per una maxi truffa scoperta dalla Guardia di Finanza.
Gli albergatori, attraverso la clonazione delle carte di credito che i clienti utilizzavano per pagare, hanno fruttato un totale di 145 mila euro. La famiglia criminale, composta da padre, madre e figlio, nel 2021 ha gestito un hotel a Rimini.
Durante l’attività i colpevoli hanno copiato i dati delle carte di credito e bancomat con cui i clienti avevano pagato il soggiorno presso la loro struttura. Secondo quanto appreso, gli albergatori avevano effettuato 150 transazioni non autorizzate.
L’indagine
Dopo aver visto i movimenti sospetti nei loro conti, tantissime persone hanno sporto denuncia dopo aver soggiornato a Rimini. Così la Guardia di finanza, a seguito di un’inchiesta, è riuscita a risalire alla famiglia di albergatori scoprendo che le transazioni avvenivano con un Pos collegato al conto corrente della ditta individuale intestata al padre. Adesso per i tre furbetti è scattata una denuncia con conseguente sequestro di conti correnti e carte prepagate, 8 immobili, 5 auto e una moto. Nel frattempo, la struttura ricettiva ha cambiato gestione.