Riguardo le condizioni dei bambini della famiglia nel bosco, sono state effettuate delle scoperte a dir poco assurde.
In seguito alla notizia dei bambini separati dai loro genitori a Natale, la vicenda riguardante la famiglia nel bosco ha riscontrato dei nuovi sviluppi. Come riportato da Fanpage, si è infatti verificato un aspetto che non era mai emerso prima d’ora, nel corso degli ultimi anni. Il dettaglio in questione si era insidiato nell’ombra di una vicenda giudiziaria ancora oggi in forte evoluzione. Motivo per cui, questa scoperta effettuata di recente è decisamente rilevante ai fini dell’indagine.

Famiglia nel bosco: la svolta nel caso
Tutto ha avuto inizio quando, all’interno dell’atto emesso Corte di Appello dell’Aquila, si è appreso che i due bambini abbiano effettuato la loro prima visita medica di base in data 24-7-2025. Ciò significa che, la prima visita effettiva, è stata notificata a 6 e 8 anni.
La sospensione della potestà genitoriale delle due figure indagate, deriva proprio da questa lunga serie di inadempienze di natura medica che sono state perpetrate nei confronti dei due minori. I quali, inizialmente, erano appunto sprovvisti di un certificato medico di base.
Ma ciò che sorprende ulteriormente, oltre a questi controlli medici così tardivi, è ciò che poi è emerso proprio dalla stessa visita pediatrica.
Il responso della visita pediatrica
Dalla visita pediatrica, come annotato dai giudici, sono emerse alcune gravi problematiche riguardanti la figlia minore: “La minore era affetta da bronchite acuta con broncospasmo non segnalata e non curata dai genitori“.
Si tratta probabilmente di una condizione dettata proprio dal luogo in cui la famiglia vivesse. Considerando infatti la forte esposizione al clima esterno, con conseguente infissi insufficienti a garantire una protezione adeguata.
Nonostante il quadro appena descritto risulti problematico, l’obiettivo comune è quello di tornare a parlare di ricongiungimento familiare.