Far partire auto direttamente a gpl
Far partire auto direttamente a gpl: tutte le considerazioni più importanti, le cose più utili da sapere e i rischi a cui si va incontro.
Una tecnologia che non ha avuto più di tanto successo
Fino a pochissimo tempo fa l’alimentazione a GPL sembrava essere arrivata al punto di esplodere. Oggi sembra invece che la sua popolarità sia in rapido declino. Grazie alle prospettive nettamente più eccitanti e radicali promesse dalla tecnologia dei motori elettrici.
Ci sono poi diversi problemi di affidabilità da gestire per gli acquirenti, magari non delle auto in sé ma degli impianti di alimentazione alternativa. Uno di questi è quando qualche non meglio precisato guasto all’impianto della benzina (o una mancanza totale di carburante) costringe ad effettuare una partenza diretta con il GPL.
Avvertenze
In generale le auto con serbatoio addizionale a GPL sfruttano il motore a benzina per le primissime fasi dell’avviamento. Poi passano all’alimentazione a GPL. C’è un motivo ben preciso per questo tipo di procedura, ed è preservare nel modo migliore possibile il sistema di avviamento.
Le temperature fredde potrebbero infatti precludere la carburazione corretta del motore. Insomma, partire direttamente a GPL è una procedura che danneggia l’auto. Va effettuata solo ed esclusivamente in caso di emergenza o di qualche impossibilità a partire normalmente.
Come si fa
Le procedure precise variano da un impianto all’altro. In generale è comunque necessaria qualche combinazione di pulsanti del piccolo commutatore che in genere lavora in automatico.
La più comune è quella di tenere premuto il pulsante del commutatore, poi girare la chiave e accendere il quadro. Si aspetta una decina / ventina di secondi, a seconda dell’impianto. A questo punto si fa partire il motore, sempre con il pulsante premuto, e quando questo è finalmente partito si rilascia il pulsante.