Fascismo, Fini: “Dovere morale ammettere responsabilità”

Fascismo, Fini: “Dovere morale ammettere responsabilità”

L’ex leader di MSI, Gianfranco Fini, dichiara che per la destra era doveroso ammettere la propria responsabilità.

Ospite del programma BellaMa su Rai 2, l’ex leader del Movimento Sociale Italiano e fondatore di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, ha parlato in occasione della Giornata della Memoria. “Per chi come me è stato il segretario del Movimento Sociale, quindi il capo della destra politica italiana, era un dovere morale chiudere quella pagina in maniera definitiva e ammettere le responsabilità del fascismo. Se uno vuole essere onesto con se stesso e con il passato, deve dire la verità”.

giornalista_microfon

Il discorso di Fini

Appartenente all’ideologia fascista, Fini spiega il suo graduale allontanamento da MSI, spiegando di essersi recato in viaggio in Israele dove definì le leggi razziali come il “male assoluto” del ventesimo secolo. Proprio in questo contesto ricorda con commozione le immagini di quel viaggio, legate ai soprusi avvenuti tra il 1938 e il 1945.

L’ex leader del MSI parla anche di Giorgia Meloni, quando ricopriva il ruolo di vicepresidente a Montecitorio. “Non aveva alcuna esperienza, ma studiava. Credo che la grande qualità che abbia quella donna è che quando si sente impreparata, o teme di esserlo, studia. E quindi non improvvisa”.

Fini parla inoltre della questione dell’Autonomia differenziata del governo Meloni. Secondo l’ex presidente della Camera, “portando le istanze regionali al livello più elevato del secondo ramo del Parlamento si garantirebbe forse di più quella coesione nazionale, che è uno dei valori costituzionali che non può mai essere messo in discussione”.

Conclude infine dicendo che “il divario tra Nord e Sud è nella logica delle cose, siamo quindi sicuri che dare più potere ad alcune Regioni non significhi aggravare ancora di più quel divario? Secondo me, quindi, un Senato delle Regioni potrebbe essere un buon antidoto”.