I bambini sono tra gli sconfitti della fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia.
Con la fase 2 dell’emergenza coronavirus che ormai ha preso forma, si può affermare che alla fine tra i grandi sconfitti ci sono anche i bambini. Poco considerati se non addirittura ignorati.
Abbiamo sentito parlare di soldi per le famiglie, giusti e graditi, abbiamo sentito parlare di come ci si dovrebbe comportare nei parchi, abbiamo sentito il parere dei tecnici. Ma non abbiamo sentito nulla di anche solo lontanamente vicino alla realtà, alla vita quotidiana, alla vita vera della gente comune.
Fase 2, i bambini sono tra gli sconfitti
Basterebbe essere genitori o ascoltare i genitori per rendersi conto che le indicazioni generali da seguire ad esempio nei parchi pubblici sono impraticabili. I bambini piccoli seguono l’istinto, tendono a socializzare, ad avere un contatto fisico. Non stanno in fila per salire su un’altalena e non vogliono scendere una volta che l’hanno conquistata. Il compito spetta ai genitori, tenuti a rispettare le norme sul distanziamento sociale. Doverose.
I bambini non vivono a distanza. Persone che conoscono la vita vera sanno per esperienza diretta che no, riaprendo i parchi e le aree giochi, non le rispetti le norme sul distanziamento.
Donate una gioia ai bambini
E allora perché non riaprire almeno gli asili? E non per togliere un peso ai genitori che lavorano, ma per ridare ai bambini la gioia, per regalare loro un sorriso. Per insegnargli che la Vita non si ferma. Perché non sono loro a dover pagare il prezzo di una pandemia.
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