È già liberi tutti: pochi controlli e troppe persone in strada

È  già liberi tutti: pochi controlli e troppe persone in strada

Coronavirus, il vero problema della fase 2 è legato ai controlli. Già prima del 4 maggio circolano più persone di quelle che potrebbero uscire di casa.

La fase 2 ufficialmente ancora non è iniziata ma i problemi sono già abbastanza evidenti. Complici le belle giornate dal sapore estivo, le strade di molte città italiane sono tornate a riempirsi. Centinaia di persone a passeggio, magari sul lungomare ma non solo. Interi nuclei familiari, gruppo di amici, giovani, anziani.

In troppi stanno provando a riprendersi più libertà di quella che il governo ha concesso con l’ultimo Dpcm. E non è tutto. Già si registrano le prime scene di tensione sui mezzi pubblici. Su un autobus, si trovano più persone del numero massimo consentito, l’autista invita qualcuno a scendere, nessuno lo fa. Insomma, è evidente che il problema principale della fase 2 sia quello del controllo. Altrimenti sarà un liberi tutti e a quel punto non avrebbero senso le restrizioni ancora in essere.

Bambini nelle aree giochi, gente in strada anche in gruppo e senza protezioni. E la fase 2 non è ancora iniziata…

Da giorni in Italia si stanno registrando scene di normalità. In qualche parco sperduto di quartiere i bambini corrono sui prati, vanno sull’altalena e sullo scivolo. Non potrebbero farlo oggi e non potrebbero farlo dopo il 4 maggio. Ma non c’è nessuno che controlla.

In diverse città italiane centinaia di persone hanno deciso di approfittare delle belle giornate per fare una passeggiata in compagnia. Si spostano interi nuclei familiari, mini-comitive di ragazzi.

C’è anche chi approfitta di due porte da calcio per organizzare una partitella domenicale. Tanto non c’è nessuno che controlla.

E ancora devono aprire i parchi e le ville comunali…

Se il buongiorno si vede dal mattino, la sensazione è che il governo dovrà fare i conti rivedendo il fattore senso di responsabilità. Se il governo vuole evitare davvero un liberi tutti deve fare qualcosa. Altrimenti non avrebbe neanche senso tenere chiusi negozi, attività commerciali.

Coronavirus

Il nodo dei mezzi di trasporto

C’è poi il nodo legato ai mezzi di trasporto, che come noto dovranno viaggiare a carico ridotto. Il problema è che, come testimoniato anche da diversi racconti sui social, il conducente da solo non può garantire il rispetto delle norme di sicurezza. Servirebbe un controllore su ogni autobus, ma è evidente che lo scenario non è neanche ipotizzabile.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.