Fase 2, le linee guida per i bambini: parchi e centri estivi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Fase 2, le linee guida per i bambini: dal parco ai centri estivi

Altalena bambini

Le linee guida per i bambini per la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il focus sui parchi pubblici e sui centri estivi, che dovrebbero aprire a giugno.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in occasione della conferenza stampa sul 18 maggio ha anticipato l’apertura di centri estivi per i bambini da metà giugno. Poco dopo il suo annuncio sono state pubblicate le linee guida dedicate ai bambini. Si tratta di un documento che analizza i diversi scenari, dal comportamento da assumere nei parchi e nelle aree pubbliche fino alla gestione dei centri estivi.

Fase 2 coronavirus, le linee guida per i bambini. I parchi pubblici

La prima parte del documento si concentra sull’attività nei parchi pubblici, aperti al pubblico sì come le aree gioco, che dal 18 maggio sono nuovamente a disposizione dei piccoli.

Di seguito le indicazioni per quanto riguarda l’accesso ai parchi come riportato nel documento con le linee guida.

Accesso ai parchi

1) Da parte di bambini ed adolescenti da 0 a 17 anni, con obbligo di accompagnamento da parte di un genitore o di un altro adulto familiare, anche non parente, in caso di bambini al di sotto dei 14 anni;

2) limitata esclusivamente dalla necessità di non produrre assembramenti e di garantire il distanziamento fisico nell’area interessata.

Quali sono i compiti del gestore degli spazi

1) Mettere a disposizione personale per la realizzazione delle funzioni di:
a) manutenzione e controllo periodico;
b) pulizia periodica degli arredi;
c) supervisione degli spazi.

2) Eseguire manutenzione ordinaria dello spazio:
a) definendo e controllando dei suoi confini;
b) eseguendo controlli periodici dello stato delle diverse attrezzature in esso presenti con pulizia approfondita e frequente delle superfici più toccate, almeno giornaliera, con detergente neutro.

3) Eseguire la supervisione degli spazi, verificando in particolare che:
a) i bambini e gli adolescenti siano accompagnati da adulti;
b) tutte le persone che accedono siano dotate di mascherine se di età superiore ai 3 anni, e che non si determinino densità fisico tali da pregiudicare il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento fisico (almeno un metro fra ogni diversa persona presente nell’area).

Le responsabilità dell’accompagnatore del minore

1) Attuare modalità di accompagnamento diretto del bambino o dell’adolescente con particolare riguardo ai bambini nei primi 3 anni di vita e in caso di soggetti con patologie neuropsichiatria infantile (NPI), fragilità, cronicità, in particolare:
a) in caso di bambini da 0 a 3 anni, utilizzare una carrozzina, un passeggino o similari, oppure, se il bambino è in grado di deambulare autonomamente, garantire il controllo diretto da parte dell’adulto accompagnatore;
b) in caso di bambini o adolescenti da 0 a 17 anni con patologie NPI, fragilità, cronicità, garantire la presenza di un adulto accompagnatore (nota bene: in caso di ragazzi di almeno 14 anni, non è necessario l’accompagnatore adulto, mentre si attribuisce al ragazzo stesso, sotto la sorveglianza degli operatori che vigilano sull’area, la responsabilità di mantenere il distanziamento fisico);

2) garantire in ogni caso il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento fisico.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/comunetriei/
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Le linee guida per i Centri estivi

A giugno prendono il via centri estivi e in generale attività ludico-ricreative per i bambini.

Le condizioni e le regole per l’accesso ai centri estivi

“Le condizioni di salute dei bambini che accedono ai centri estivi devono essere considerate con l’aiuto del pediatra di libera scelta. Devono in ogni caso essere previsti criteri di priorità nell’accesso ai servizi per assicurare il
sostegno ai bisogni delle famiglie con maggiori difficoltà nella conciliazione fra cura e lavoro (per esempio situazioni con entrambi i genitori lavoratori, nuclei familiari monoparentali, incompatibilità del lavoro dei genitori con lo smart-working, condizioni di fragilità, ecc.)

In via generale, l’accesso deve realizzarsi alle seguenti condizioni:

1) da parte di tutti i bambini e degli adolescenti, si intende che il progetto deve essere circoscritto a sottofasce di età in modo da determinare condizioni di omogeneità fra i diversi bambini ed adolescenti accolti; a tale scopo, dovranno distinte fasce relative alla scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), alla scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) ed alla scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni);

2) mediante iscrizione è il gestore a definire i tempi ed i modi d’iscrizione dandone comunicazione in modo pubblico e con congruo anticipo rispetto all’inizio delle attività proposte;

3) con criteri di selezione della domanda, nel caso di domande superiori alla ricettività prevista, ove si determini la situazione in cui non sia possibile accogliere tutta la domanda espressa, deve essere redatta una graduatoria di accesso che tenga conto di alcuni criteri, quali ad esempio:
a) la condizione di disabilità del bambino o adolescente;
b) la documentata condizione di fragilità del nucleo familiare di provenienza del bambino ed adolescente;
c) il maggior grado di impegno in attività di lavoro da parte dei genitori del bambino ed adolescente”.

Organizzazione in piccoli gruppi

“In considerazione delle necessità di garantire il prescritto distanziamento fisico, è fondamentale l’organizzazione in piccoli gruppi e l’organizzazione di una pluralità di diversi spazi per lo svolgimento delle attività programmate. Le verifiche sulla funzionalità dell’organizzazione dello spazio ad accogliere le diverse attività programmate non possono prescindere dalla valutazione dell’adeguatezza di ogni spazio dal punto di vista della sicurezza. In considerazione delle necessità di distanziamento fisico è opportuno privilegiare il più possibile le attività in spazi aperti all’esterno, anche se non in via esclusiva, e tenendo conto di adeguate zone d’ombra. Vista l’organizzazione in piccoli gruppi, è necessario uno sforzo volto ad individuare una pluralità di diversi spazi per lo svolgimento delle attività dei centri estivi nell’ambito del territorio di riferimento.

In caso di attività in spazi chiusi, è raccomandata l’aerazione abbondante dei locali, con il ricambio di aria che deve essere frequente: tenere le finestre aperte per la maggior parte del tempo”.

Di seguito il testo completo con le linee guida

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ultimo aggiornamento: 17 Maggio 2020 15:17

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