Fassino, il caso di furto del profumo: ecco quanto è pronto a pagare
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Fassino e il caso di furto del profumo: ecco quanto è pronto a pagare

Piero Fassino

Piero Fassino pronto a pagare per evitare il processo per il caso del furto del profumo al Duty Free del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino.

Potrebbe giungere al termine la vicenda legata a Piero Fassino e l’ormai “famoso” furto del profumo al Duty Free del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino. Secondo quanto si apprende dai principali organi di informazione italiana, il noto politico sarebbe pronto a pagare una ingente somma di denaro come multa per mettere fine a tutto ed evitare il processo.

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Piero Fassino
Piero Fassino

Fassino e il furto del profumo: le accuse

Il caso del furto del profumo da parte di Fassino era diventata di dominio pubblico nei mesi scorsi. Il noto volto politico aveva ricevuto l’accusa di appropriazione indebita di una boccetta di essenza di marca Chanel, sottratta al duty free del Terminal 1 di Fiumicino il 15 aprile scorso. Indagato dai magistrati di Civitavecchia, Fassino, assistito dall’avvocato Fulvio Gianaria, si sarebbe proposto di pagare il dovuto (con una maggiorazione imposta dalle circostanze) pur di evitare il processo penale con relativo strascico mediatico. Contro l’ex ministro, anche alcuni video registrati dalle telecamere di sicurezza del Duty free che erano stati puntualmente acquisiti dagli agenti della Polaria che si sono occupati del caso per conto dei pm

Pronto a pagare: la cifra

Al netto delle accuse, la vicenda del profumo sottratto da Piero Fassino al Duty Free del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino potrebbe concludersi in queste ore. Infatti, come riportato da Repubblica e ripreso anche dall’Ansa, il gip di Civitavecchia deciderà se accettare o meno la proposta dell’avvocato del deputato Pd di estinguere il reato di tentato furto con una riparazione pecuniaria di 500 euro.

La conferma di come potrebbe quindi concludersi la vicenda è arrivata da parte dell’avvocato Gianaria a Repubblica: “Davanti a un video che è molto equivoco, dove sembra che siamo davanti a una dimenticanza abbiamo intrapreso questa strada per non affrontare un processo e la sua portata mediatica”.

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ultimo aggiornamento: 31 Luglio 2024 11:41

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