Scoppia lo scandalo finanziario nel calcio: indagini sulla sede del Verona, coinvolto il patron Setti.
Nelle prime ore di oggi, è stata avviata un’operazione denominata “Cyrano” condotta dalla Procura di Reggio Emilia in collaborazione con la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, che ha coinvolto la sede del Verona Calcio.
L’indagine riguarda sponsorizzazioni ottenute attraverso l’emissione di fatture false da parte di una società di facciata, le quali sono state inserite nei bilanci del club per ridurre i costi dichiarati. Questo scandalo, denominato “Operazione Cyrano”, ha portato all’indagine di 26 persone in varie posizioni, di cui 22 sono state oggetto di perquisizioni e sequestri in diverse regioni del nord e centro Italia. L’ammontare della presunta frode fiscale è stato stimato a 10 milioni di euro.
Tra gli indagati, figura anche il patron dell’Hellas Verona, Maurizio Setti. All’alba, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno effettuato una perquisizione nella sede del club scaligero, dove sono stati eseguiti sequestri e ulteriori perquisizioni. Durante questa operazione, gli inquirenti hanno notificato un avviso di garanzia a Setti.
Questa indagine rappresenta un duro colpo per il mondo del calcio italiano e solleva domande sulle pratiche finanziarie all’interno del settore. La Guardia di Finanza e la Procura di Reggio Emilia stanno lavorando per gettare luce su questo presunto scandalo finanziario, e ulteriori sviluppi potrebbero emergere nelle prossime settimane. Il coinvolgimento del patron dell’Hellas Verona aggiunge un elemento di notorietà a questa vicenda, che sarà seguita con attenzione dalla comunità sportiva e dalla opinione pubblica.
La replica del Verona: “Nessuna perquisizione. Contestate tre fatture, in tutto 50 mila euro”
Il Verona ha risposto alla situazione con una dichiarazione in cui ha chiarito che non c’è stata alcuna perquisizione e che sono state contestate tre fatture, per un totale di 50.000 euro. Il club ha sottolineato che sta collaborando spontaneamente con gli inquirenti e che le sponsorizzazioni non sono coinvolte nell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza su una società terza, non direttamente sull’Hellas Verona. Le fatture in questione risalgono a quattro anni fa e sono di modesto importo. Inoltre, il club ha messo a disposizione le proprie informazioni contabili relative ai rapporti con questa società.