L’ad di Fca, Mike Manley, ha espresso la propria preoccupazione per l’introduzione dell’ecotassa. La Fiom pronta alla mobilitazione.
DETROIT (USA) – Mike Manley esterna la propria preoccupazione per il piano di introdurre l’ecotassa per le auto di medio-alta cilindrata e con motore diesel. “Il piano è in via di revisione e finché quest’operazione non sarà ultimata non posso rilasciare ulteriori commenti. Stiamo lavorando per capire come adeguare il piano ai cambiamenti delle condizioni di mercato legati alle nuove regolamentazioni“.
Le novità adottate dal Governo
Dal 1 marzo 2019, infatti, in Italia scatterà l’ecotassa per tutte le auto nuove immatricolate a partire da questa data con emissioni oltre i 160g/km di CO2. Nel settore dell’automotive c’è dunque forte preoccupazione, come segnalato dalle parole di Manley. Il quale, in ogni caso, ha invitato a attendere marzo, senza sbilanciarsi sul tema di eventuali modifiche normative.
Fiom in ansia
Le parole di Manley non sono passate inosservate, in particolare alle orecchie dei sindacati. Michele De Palma,
segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, ha dichiarato: “L’amministratore delegato di Fca da Detroit ha valutato positivamente la vendita di Magneti Marelli, i risultati finanziari per proprietà e azionisti, ma ha anche dichiarato che sono in discussione piano di investimenti, industriale e occupazionale in Italia. Queste dichiarazioni mettono a rischio l’occupazione per i lavoratori degli stabilimenti italiani che da anni sono in cassa integrazione perché i piani industriali dichiarati non sono stati realizzati. La Fiom in assenza di garanzie per i lavoratori, deciderà nelle assemblee le iniziative da dover tenere per scongiurare i rischi sul futuro degli stabilimenti italiani“.