Dopo essere tornato a casa, Fedez parla dei suoi problemi di salute e della paura provata durante i giorni di ricovero.
Dopo otto giorni di ricovero al Fatebenefratelli di Milano per un’emorragia interna causata da due ulcere anatomotiche, Fedez ieri è stato dimesso. Ma i giorni trascorsi in ospedale non sono stati sereni, bensì colmi di paure e di problemi, sia fisici che psicologici. Una volta tornato a casa, il rapper si racconta a cuore aperto.
La corsa in ospedale e il ricovero
“Ho perso metà del mio sangue, sono stato moribondo. Devo curare la salute mentale, Chiara è al mio fianco”, ha dichiarato Fedez in un’intervista esclusiva a Il Corriere della Sera. Fortunatamente adesso il rapper sta bene rispetto ai giorni precedenti, il peggio è passato.
Raccontando tutto ciò che è accaduto, ricorda che “quel mattino avevo un volo transoceanico. Se non mi fossi accorto di quanto stava accadendo, sarei stato male sull’oceano, su un aereo diretto a Los Angeles, e non so come sarebbe finita“.
Federico ha detto di aver avuto un malessere improvviso, che lo ha spinto a sottoporsi ad un’endoscopia per poi essere operato d’urgenza. Due ulcere anatomotiche gli avevano causato un’emorragia interna, poi è tornato nuovamente sotto i ferri, per un secondo sanguinamento.
Fedez: “Cagavo sangue”
Ma come si è accorto di cosa stava succedendo? Fedez, parlando ai microfoni de Il Corriere della Sera, racconta: “Ero a casa, avevo messo a letto i bambini. Avevo già avuto cali di pressione, ne è arrivato uno più importante, e sono svenuto. Poi ho chiamato l’ambulanza. Ero bianchissimo, non che ora sia esattamente come Carlo Conti, ma insomma ero ancora più bianco di adesso”.
Il rapper ha passato la notte al pronto soccorso, “e la mattina mi sono reso conto di avere la melena“. Senza francesismi, spiega: “Letteralmente cagavo sangue. E avevo l’emocromo a 7, anziché a 14. Così sono intervenuti d’urgenza, per fermare l’emorragia, cauterizzare, insomma fare tutto il necessario per fermare il sanguinamento delle ulcere”.
Il ringraziamento di Fedez a chi lo ha assistito
“Ho dovuto anche fare due trasfusioni: oltre a ringraziare i medici, in particolare il dottor Marco Antonio Zappa, le infermiere e gli infermieri del Fatebenefratelli che mi hanno curato, voglio ringraziare tutte le persone donatrici di sangue”, continua Federico.
Ma non dimentica anche il sacrificio di sua moglie, Chiara Ferragni, che è dovuta tornare da Parigi dove aveva un impegno molto importante. “Ha mollato tutto ed è tornata a casa, per me. Si trattava di una grossissima opportunità per la sua carriera”, racconta.
La salute mentale
Fedez punta il dito contro lo stress, che definisce come “una condizione non legata alla propria classe sociale o al denaro. Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni da paure o stress emotivi”. Il tumore al pancreas diagnosticato solo a 33 anni è la causa fondamentale del suo stato mentale.
“Dopo la malattia ho avuto seri problemi di salute mentale. Li ho dovuti affrontare, li sto affrontando tuttora. Non ho pudore o vergogna a parlarne. Ho attraversato una depressione acuta e mi ha aiutato tantissimo ascoltare le esperienze altrui”, racconta.
A causa del tumore, il rapper ha subito “la resezione della testa del pancreas, del duodeno, la rimozione della cistifellea, e di un pezzo di intestino: è possibile che là dove ci sono le cuciture effettuate durante quell’intervento si siano formate delle ulcere“. Ma quest’estate ha avuto anche altri problemi: “fuoco di Sant’Antonio, forti gastriti, tanto da aver perso molti chili negli ultimi mesi. Uno stato di salute molto debilitato dallo stress”, ribadisce.
“Lo stress – aggiunge – è una condizione non legata alla propria classe sociale o al denaro. Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni da paure o stress emotivi. Nel mio caso aver avuto una diagnosi di