Fedez, frase shock su politici e carabinieri: "Figli di cani". La sentenza del giudice.
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Fedez, frase shock su politici e carabinieri: “Figli di cani”. La sentenza del giudice

Fedez

Il rapper, compagno di Chiara Ferragni, aveva ricevuto una pesante accusa di vilipendio da parte della “Pro territorio Onlus”.

Chi appartiene alla vecchia generazione si ricorda del primo Fedez, un rapper della “strada” pronto a parlare di temi affini ai suoi colleghi – come donne, droga e soldi – ma capace di riservare uno sguardo anche ai problemi sociali dell’Italia. Una caratteristica che ha conservato ancora oggi e che dimostra spesso di possedere in polemiche come quella di qualche anno fa contro Matteo Salvini.

L’attuale imprenditore, conduttore del podcast di “Muschio Selvaggio” e compagno di Chiara Ferragni appare sempre pronto ad ergersi a paladino della giustizia, conscio del peso che la sua famosa voce possiede. I peccatucci fatti in gioventù, periodo dove forse era un pelo più sconsiderato nell’esporsi, avrebbero potuto costargli caro se la giudice Fiammetta Modica avesse deciso di portare avanti le accuse contro di lui.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Fedez
Fedez

“Tu come li chiami?”

Fedez, infatti, era stato denunciato per il pesante reato di vilipendio da parte dell’associazione chiamata “Pro territorio Onlus“. Un’azione legale durata degli anni e chiusa recentemente dal gip di Milano Fiammetta Modica che ha deciso di archiviarla.

Ma perché il rapper era indagato? Tutto era partito da un brano pubblicato da Fedez nel 2011: “Tu come li chiami“. Un testo polemico, sia contro la politica che contro le forze dell’ordine, che si può riassumere con le parole del ritornello: “I politici italiani // Io li chiamo infami // Tutti quei figli di cani // Tu come li chiami // Carabinieri e militari // Io li chiamo infami // Tutti quei figli di cani“.

Fortunatamente per lui, la giudice per le indagini preliminari ha affermato che il testo della canzone rispetta il diritto di cronaca artisticaesercitato pur con accenti aspri e discutibili ma da ritenersi parte della sua produzione priva della finalità di vilipendere l’Arma dei Carabinieri“.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 13 Settembre 2023 13:36

Covid: la scuola è a rischio

nl pixel