Fedez, scandalo al party in Costa Smeralda: “100 euro all’ingresso, dubbi sui permessi”

Fedez, scandalo al party in Costa Smeralda: “100 euro all’ingresso, dubbi sui permessi”

Fedez al centro delle polemiche per un party in Costa Smeralda: organizzato in poche ore, ha sollevato dubbi su permessi e legalità.

Fedez, il noto rapper, ha organizzato un party esclusivo in una villa privata a Costa Smeralda che ha raccolto in poche ore una folla di amici e ospiti.

Tuttavia, ciò che doveva essere un evento privato si è presto trasformato in una vicenda controversa, con domande sulla regolarità dell’evento stesso. Ecco cosa succede.

Fedez

Fedez e il party in Costa Smeralda: le accuse di Parpiglia

Il party, che secondo quanto riportato doveva essere un evento esclusivo per gli amici di Fedez, ha visto la partecipazione di molte persone.

Alcune delle quali hanno dichiarato, secondo Open, di aver pagato 100 euro per entrare. La denuncia è arrivata a Gabriele Parpiglia.

Il noto giornalista e autore televisivo, ha raccontato l’esperienza di uno dei partecipanti: “Ciao Gabri, volevo dirti una cosa assurda. Ieri sono stato al party di Fedez convinto fosse una festa FREE e invece ho pagato 100 euro all’ingresso, drink esclusi, che costavano da 30 euro in su. Mi chiedo se questi soldi, questa festa e i permessi avessero autorizzazioni e se le tasse inerenti vengano pagate“.

La testimonianza ha sollevato interrogativi sulla legalità dell’evento, soprattutto considerando il numero di persone presenti e l’organizzazione improvvisata.

Secondo Pietro Muresu, presidente per la Sardegna del Silb, una festa di tali dimensioni – con un biglietto d’ingresso – potrebbe essere considerata “abusiva e illegale ad alto rischio di sicurezza“.

Un party esclusivo o una festa abusiva?

Le parole di Muresu sono state confermate da Graziano Cossu, capo della polizia che si occupa del controllo delle licenze dei locali pubblici.

Come riportato da Open, Cossu ha spiegato che “chiunque faccia una festa in una casa, in un’abitazione normale e mette della musica, è portato a rispettare il vicinato“.

Tuttavia, in questo caso specifico, la situazione sembra essere molto più complessa. “Si è pagato un biglietto in una casa privata, che si è tramutata in un’attività commerciale, quindi abusiva“, ha concluso.