Vittorio Feltri si scaglia contro i sindacati e gli scioperi nel suo ultimo editoriale: l’appello a Matteo Salvini e lo “schiaffo” a Landini.
Vittorio Feltri ha inaugurato l’anno con un nuovo editoriale video su IlGiornale.it, criticando duramente i sindacati e il diluvio di scioperi che sta paralizzando il Paese in questi giorni. Il giornalista ha anche lanciato un appello pubblico a Matteo Salvini, ecco le sue parole.
Feltri condanna gli scioperi e difende i lavoratori
“L’anno è appena cominciato e già arriva un diluvio di scioperi. Purtroppo i sindacati ci hanno informato che bloccheranno i treni. Tutti i trasporti, per cui sarà il solito caos che lo scorso anno abbiamo visto per ben 59 volte, un record mondiale“, ha esordito Feltri.
Feltri ha poi puntato il dito contro l’assenza di richieste chiare da parte dei sindacati: “Non si capisce neanche che cosa chiedono i sindacati. Fanno lo sciopero per ottenere che cosa? Mistero. Sono scioperi di tipo ideologico che contribuiscono soltanto a rendere difficile la vita ai cittadini“.
Il giornalista ha sottolineato come questi scioperi penalizzino soprattutto i pendolari: “Quando scioperano i trasporti qui a Milano, una città industriale che dà lavoro a molta gente, i treni non vanno più o vanno in modo sgangherato. I poveri lavoratori non riescono ad arrivare spesso sul posto di lavoro o ci arrivano con i loro mezzi in modo evidentemente caotico“.
Un appello al governo
Feltri ha lanciato un appello al governo e in particolare al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: “Basta, cerchiamo di definire una volta per tutte quali sono le richieste dei lavoratori. Ne discutiamo in pubblico e vediamo di accontentarli in modo che la smettano di fare sciopero“.
Non sono mancate critiche al segretario generale della CGIL, Maurizio Landini: “Landini, il capo del più grande sindacato italiano, sembra più interessato alla politica che alle reali esigenze dei lavoratori. Essendo di sinistra, vuole fare dispetti al governo di destra“.
Feltri ha concluso con un tono acceso: “Basta con questi sindacati che rendono la vita difficile ai poveri lavoratori. Non ne possiamo più, basta scioperi“.