Vittorio Feltri e l’utilizzo sbagliato della bandiera palestinese: il commento durissimo che vede coinvolta anche la cantante Elodie.
Non solo il commento sull’esito del Referendum e l’attacco a Landini, Vittorio Feltri, per Il Giornale, ha deciso di rispondere ad un lettore a proposito dell’utilizzo “errato” della bandiera palestinese. In questo senso, a finire nel mirino del giornalista anche la famosa cantante Elodie che ha appunto mostrato tale oggetto nel corso del suo concerto a San Siro poche ore fa.

Feltri e la bandiera palestinese
Rispondendo ad un attento lettore de Il Giornale a proposito della pratica di esporre la bandiera palestinese in ogni occasione, Vittorio Feltri ha deciso di dire la sua: “Quella bandiera, che oggi pare essere il passepartout del progressismo militante, non rappresenta un ideale di libertà, hai ragione. Essa rappresenta un regime. Uno che non emancipa, ma opprime. Che non dà voce, ma la soffoca. Che non difende i diritti umani, ma li calpesta”.
Per il giornalista, la bandiera è “diventata, nel pensiero collettivo, un emblema di pace, di giustizia, di diritti. La si sventola con la stessa leggerezza con cui si sventola quella arcobaleno, come se i due vessilli avessero lo stesso significato e fossero assimilabili. Ma non ce l’hanno. Affatto […]”.
L’attacco a Elodie (e non solo)
Nel suo editoriale per Il Giornale, Feltri ha quindi portato degli esempio di come la bandiera palestinese sia stata utilizzata in modo errato. In questo senso, il giornalista ha chiamato in causa la cantante Elodie che ha esposto la bandiera al suo concerto a San Siro: “[…] Trovo indecoroso che una cantante italiana, Elodie, abbia avuto l’ardire di esibire quella bandiera sul palco di San Siro. Lei, che pochi mesi fa accusava la nostra premier Giorgia Meloni di essere sessista e omofoba. Lei, paladina dei diritti Lgbtq e delle donne. Lei, che però si riconosce in un simbolo che quei diritti li schiaccia, li nega, li annienta”.
Feltri si è quindi posto delle domande: “Mi chiedo: cosa pensa Elodie dei gay impiccati nelle piazze da Hamas? Delle donne lapidate, segregate, zittite? Dei bambini cresciuti con l’odio per gli ebrei come unica educazione? È solo ignoranza, o siamo di fronte a qualcosa di più grave: una complicità ideologica?”.
Dopo aver chiarito che Elodie non sia la sola a compiere questo gesto in modo sbagliato, il giornalista ha completato il senso del suo editoriale metendo in evidenza come sventolare la bandiera “senza sapere, senza capire, senza sentire è un atto di abissale ignoranza o di consapevole complicità. In entrambi i casi, è un tradimento: della verità, del buonsenso, dei valori dell’Occidente. E soprattutto, dell’umanità”.