Feltri spiazza: vergogna, disperazione e linciaggio. Come si schiera sul caso Pedretti-Lucarelli

Feltri spiazza: vergogna, disperazione e linciaggio. Come si schiera sul caso Pedretti-Lucarelli

Anche Vittorio Feltri ha detto la sua sul caso della morte della ristoratrice Giovanna Pedretti e le accuse arrivate a Selvaggia Lucarelli.

Non ha fatto mancare il proprio pensiero sulla vicenda della morte della ristoratrice Giovanna Pedretti, Vittorio Feltri. Il giornalista, nell’ultimo editoriale per Il Giornale, ha commentato il caso della donna morta e le pesanti accuse arrivate a Selvaggia Lucarelli, in qualche modo colpevolizzata di aver fomentato l’odio social verso la compianta donna per via della sua replica ad una recensione negativa.

Vittorio Feltri

Feltri si schiera sul caso di Giovanna Pedretti

Rispondendo ai dubbi e alle dichiarazioni di una lettrice, Feltri ha voluto fare il quadro della situazione legata alla morte della ristoratrice Giovanna Pedretti. “Occorre analizzare i fatti con obiettività e razionalità. Ed è quello che io cerco di fare sempre. In questo caso, è stata effettivamente aperta un’indagine dalla procura competente per istigazione al suicidio, questa è l’ipotesi di reato. Puntualizzo che tale ipotesi è a carico di ignoti, anche se, leggendo certi commenti e ascoltando alcuni opinionisti e giornalisti, sembra quasi che ad essere indagata per questo crimine sia Selvaggia Lucarelli o il suo compagno o che lo siano entrambi. Questa è una falsa informazione”.

Sottolineando ancora il ruolo che avrebbero giocato la Lucarelli e il compagno, Biagiarelli: “Essi hanno pubblicamente denunciato il fatto che la ristoratrice avrebbe diffuso una falsa recensione omofoba riguardante il suo locale e attaccato l’autore anonimo di questa al presunto scopo di ottenere visibilità e apprezzamenti. In effetti, i dubbi sollevati sono consistenti e quindi non sembrano costituire diffamazione ai danni della ristoratrice. Nessuno, infatti, ha smentito la ricostruzione di Lucarelli. Nessuno ha affermato che ella si è inventata tutto, prendendo di mira una povera lavoratrice”.

La “difesa” di Selvaggia Lucarelli

Dopo aver spiegato ancora come siano andate le cose e come sui social l’odio venga spesso amplificato, Feltri ha, di fatto, difeso la Lucarello: “Plausibile, tuttavia, è che la signora Pedretti si sia uccisa perché è entrata in uno stato di vergogna e di disperazione in seguito ad una sorta di sputtanamento pubblico che ha a sua volta determinato gli attacchi spietatissimi e scomposti dei cosiddetti leoni da tastiera che popolano i social network e che si propongono sempre come persone pulite, integerrime, che si indignano e scandalizzano per ogni cosa, che possono quindi insegnare la vita e la morale a chiunque”.

Secondo Feltri, in conclusione, la Pedretti, così come Selvaggia Lucarelli, non meritava il linciaggio da parte dell’opinione pubblica.