Feltri: "Feccia dell'umanità? Perché tutti li odiano"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Feltri durissima affermazione: “Feccia dell’umanità? Perché tutti li odiano”

Vittorio Feltri

La considerazione di Feltri su un momento storico che il mondo sta attraversando, talvolta inconscio della storia passata.

Vittorio Feltri, esprime una forte affermazione che sconvolge lo scenario attuale di una nazione, seppur atroce nelle sue azioni, minacciata dai Paesi che hanno fatto la Storia con la propria crudeltà, di certo non da meno della Russia. Con questa prospettiva, il direttore di Libero apre un orizzonte tutto nuovo che mette sullo stesso piano i popoli coinvolti nel conflitto.

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Vittorio Feltri
Vittorio Feltri

Mosca, odiata da tutti… i colpevoli

“La Russia è fortemente odiata da quasi tutti, anzi tutti i popoli, benché non sia l’unico Paese ad averne combinate di ogni colore”, introduce Feltri riprendendo le parole di Gianni Pardo, scritte nero su bianco all’interno di un saggio breve.

Come può Mosca essere considerata peggio di Berlino o di Roma, che all’epoca si sono comportate in maniea tutto fuorché “signorile”? Dalla Germania hitleriana con il suo nazismo contro gli ebrei degli anni Trenta fino all’inizio dei Quaranta, alle stragi di Inghilterra, Francia ed Italia.

Se la memoria non ci inganna, ogni popolazione, a suo tempo, ha praticato orrendi sfracelli contro l’essere umano, con genocidi e atti ignobili verso il prossimo. Eppure, “nessuno ricorda nulla di ciò, mentre continua a considerare la Russia una macelleria, cosa peraltro vera”.

Influenzati dalla propaganda

“E veniamo all’America che in Giappone con le bombe atomiche ha sterminato centinaia di migliaia di persone, poi non paga ha giustiziato in Vietnam un numero impressionante di cittadini, e sorvoliamo sull’Iraq e l’Afghanistan”, afferma Vittorio Feltri, soffermandosi su coloro che preferiscono chiudere gli occhi piuttosto che prendere atto della realtà, per non disturbare la propria coscienza inquinata dalla propaganda.

Le affermazioni del direttore di Libero, tendono a volgere uno sguardo più obiettivo verso l’altro e verso sé stessi. Senza difendere l’atteggiamento attuale di Putin, è necessario però imparare dalla storia recitando il mea culpa, “invece contro di loro ci si accanisce come se fossero gli unici sul pianeta ad aver commesso delle iniquità. Esercitare una critica nei confronti di Mosca è legittimo e doveroso, ma pure l’autocritica verso se stessi dovrebbe essere obbligatoria”, aggiunge.

Feltri esorta a prendere atto di ciò che l’umanità nei secoli è stata capace di commettere “con una crudeltà e una ferocia che non ha nulla da invidiare alle nefandezze russe”. E per l’Ucraina, “che parla la stessa lingua dei loro fratelli invasori”, dovrebbe stringersi la mano con i suoi parenti, “se non sono serpenti”.

Poi termina con un’ultima considerazione personale. “Quando avevo sì e no 14 anni lessi le Notti bianche di Fëdor Dostoevskij, un libro meraviglioso che mi ha cambiato non certo in peggio la vita. L’autore ovviamente è russo e me lo sento più vicino dei miei conterranei orobici. L’odio non è un buon condimento sociale”. 

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ultimo aggiornamento: 2 Aprile 2023 12:45

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