Feltri: “Giambruno trattato peggio dell’Isis e del mostro di Firenze. Mi sconcerta”

Feltri: “Giambruno trattato peggio dell’Isis e del mostro di Firenze. Mi sconcerta”

Il caso Andrea Giambruno ha attirato l’attenzione di Vittorio Feltri che ha commentato con parole in sua difesa ancora una volta.

Non si placano le polemiche attorno alla situazione legata ad Andrea Giambruno. I fuorionda mostrati da Striscia la Notizia, la fine della relazione con Giorgia Meloni e la sospensione da Mediaset non hanno scosso, in tal senso, Vittorio Feltri che, come già fatto in precedenza, si è schierato ancora in difesa del conduttore.

Feltri difende Giambruno: “Trattato come l’Isis”

Vittorio Feltri

In diversi editoriali per Il Giornale, Feltri ha deciso di prendere posizione sulla situazione legata a Giambruno. In particolare spiccano le parole in risposta a due utenti che gli hanno chiesto, appunto, un’opinione sull’accaduto.

“GIambruno trattato peggio dell’Isis”, titola un primo editoriale del giornalista. Ma non solo. Il più recente fa comprendere ancora meglio come Feltri stia dalla parte dell’ormai ex compagno della Meloni: “Nessuno ha mai pensato ai diritti di Giambruno”.

“[…] Mi sconcerta piuttosto che Mediaset stia valutando di punire, forse mediante il licenziamento, il suo giornalista, quando per fuori onda di questo tipo o molto simili, diffusi in passato, nessuno è mai stato stroncato e lasciato a casa. […] Questo signore è stato appena mollato con un post dalla compagna nonché madre di sua figlia. Da giorni subisce insulti, attacchi, aggressioni. Nessuno che lo difenda. Con il mostro di Firenze o con i terroristi dell’Isis siamo stati più gentili, più umani, più clementi”, ha scritto il giornalista. “Mi rifiuto di partecipare a questo coro di accusatori, che non sono meno marci di Giambruno ma soltanto più ipocriti. Per quanto riguarda Meloni, reputo la sua reazione fortemente emotiva e me ne stupisco, dato che Giorgia ha sempre un lodevole controllo su se stessa”.

E ancora sulla Meloni: “È evidente che certe cose l’abbiano ferita e di questo mi dispiace poiché le voglio bene e la stimo in modo speciale. La capisco, ella è una donna orgogliosa, che ha faticato per la sua reputazione, per conquistare il rispetto e la fiducia degli italiani, per costruirsi, per arrivare dove è arrivata con le sue forze e la sua tenacia. È probabile che si sia sentita umiliata, offesa, tradita in un certo senso dalle parole usate dal compagno. In questo caso, restare in silenzio sarebbe forse stata la scelta più giusta […]”.

Le parole sulla posizione di Mediaset

Nelle parole di Feltri non sono mancati poi dei riferimenti alla scelta di Striscia di mandare in tv i fuorionda ma anche la reazione di Mediaset che dovrà decidere cosa fare in merito a Giambruno.

“[…] Non sono un giurista, ma credo che, se nel contratto tra Mediaset e Giambruno è inserita la liberatoria che autorizza Mediaset medesima a divulgare pure quello che, pur non essendo destinato alla messa in onda, viene registrato, allora l’azienda era autorizzata in quanto Giambruno formalmente informato di questa possibilità. Se, di contro, nel contratto non è presente tale liberatoria, nella condotta posta in essere dall’azienda si può configurare la fattispecie della lesione della riservatezza”, ha scritto Feltri nell’editoriale pubblicato da Il Giornale in data odierna.

“A ciò si aggiunga la responsabilità personale di Antonio Ricci, il quale, ripeto, ha ammesso candidamente che da tempo era in possesso di quel materiale e di avere deciso di fare un torto a Giambruno, di volerlo ridimensionare, pubblicando i fuori onda incriminati. Emerge con chiarezza e in modo incontrovertibile, dunque, il carattere ritorsivo di tale scelta. Insomma, Ricci fa il distruttore di miti, si sente intoccabile, dimostra una sorta di arroganza, stesso vizio o peccato che paradosso proprio egli rimprovera a Giambruno”.

Insomma, la posizione del giornalista su Giambruno è chiara.