Vittorio Feltri sarebbe pronto a dare subito la cittadinanza italiana alla ragazza di origine nigeriana che ha salvato la vita ad un motociclista a Catania.
Come sempre molto diretto, Vittorio Feltri ha commentato nel corso del suo ultimo editoriale per Il Giornale, il recente episodio che ha visto una ragazza di origine nigeriana salvare la vita ad un motociclista a Catania che stava rischiando grosso a causa dell’alluvione. Il giornalista ha risposto ad un lettore che gli chiedeva se fosse il caso, in questo senso, di darle la cittadinanza italiana subito in quanto meritevole.
Feltri, la cittadinanza alla ragazza nigeriana
Il lettore de Il Giornale che si è rivolto a Feltri ha chiesto al giornalista se fosse il caso di dare o meno la cittadinanza italiana alla ragazza che ha salvato la vita a Catania ad un motociclista che stava rischiando grosso a causa dell’alluvione in città. In questo senso, Feltri ha risposto: “[…] Questa giovane immigrata, il cui nome è Angela Isaac, vive a Catania da sei anni e ha un bambino di due. Da un anno circa lavora presso un bar ed è da quella postazione che qualche giorno fa ha visto un motociclista trascinato dalla furia della corrente. Senza pensarci su due volte, la donna si è gettata in acqua, rischiando la pelle, e con tutte le sue forze ha afferrato e trascinato l’uomo all’interno del locale, mettendolo in salvo. Purtroppo la ragazza ha perso il telefonino durante il salvataggio. E sarei lieto di regalarglielo io stesso, in quanto ella ha compiuto non soltanto un atto coraggioso ed umano ma anche un servizio civile in favore della collettività. Ecco perché ritengo che le vada riconosciuta immediatamente la cittadinanza italiana, di cui si è dimostrata degna e meritevole”.
In questo senso, il giornalista ha sottolineato tutte le “doti” della donna che “parla perfettamente la nostra lingua, è parte integrante della nostra comunità, del nostro popolo, rispetta le norme del nostro ordinamento, ne condivide i valori fondativi, lavora, paga le tasse, non se ne va a zonzo armata di coltello e non aggredisce passanti e agenti di polizia, non stupra, non ruba, non delinque […]”.
L’indifferenza degli altri presenti
Il discorso del giornalista si è fatto poi più duro per quella che è stata la seconda parte dell’editoriale, ovvero quella parte dedicata a tutti coloro che, presenti, hanno preferito filmare la donna senza aiutarla. “Ormai è costume imperante. I telefonini ci hanno rincretiniti. Filmiamo qualsiasi cosa per poi ‘condividerla’ sui social network. ‘Condividere’ è il verbo della generosità, dell’altruismo, dell’amore verso il prossimo, ma ne abbiamo stravolto e distorto il significato”.
Feltri ha definito tutto questo “l’apoteosi dell’indifferenza” e ha aggiunto che gli “fa orrore un mondo così”.