Il giornalista Vittorio Feltri sarebbe finito nel mirino del padre delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, vittima del delitto di Garlasco.
Ha sempre sostenuto l’innocenza di Alberto Stasi nel caso del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi e, anche per questo, Vittorio Feltri sarebbe finito nel mirino di diversi personaggi che hanno avuto a che fare in vario modo sulla vicenda. Il Settimanale Giallo avrebbe riportato delle intercettazioni piuttosto forti contro il giornalista da parte del padre delle gemelle Cappa, cugine della Poggi.

Garlasco: Feltri e l’innocenza di Alberto Stasi
Da anni Vittorio Feltri sostiene l’innocenza di Alberto Stasi per quanto concerne il caso del delitto di Garlasco. Secondo il giornalista, infatti, il ragazzo, all’epoca dei fatti fidanzato della vittima, Chiara Poggi, non avrebbe nulla a che vedere con l’assassinio nella ragazza avvenuto il 13 agosto del 2007. Feltri ha più volte affermato la sua convinzione tra editoriali, interventi tv e interviste di vario genere diventando, secondo alcuni, “scomodo”.
Questa, almeno, la tesi del Settimanale Giallo che in queste ore ha riportato alcune intercettazioni contro il giornalista che vedrebbero coinvolto il padre delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, che in qualche modo risultano essere delle figure controverse (mai indagate) nelle dinamiche del caso.
Le intercettazioni del padre delle gemelle Cappa
Il Settimanale Giallo, citato da diversi organi di stampa, sarebbe venuto in possesso di alcune intercettazioni piuttosto particolari “contro” Feltri. Il protagonista di tali intercettazioni è il padre delle gemelle Cappa, Stefania e Paola, cugine di Chiara Poggi, ovvero l’avvocato Ermanno Cappa.
Dalle informazioni sul caso, tali contenuti risalirebbero ai giorni successivi del delitto. “L’uomo dice alla moglie e alle figlie di avere un incontro a Roma con alcuni deputati per attaccare Vittorio Feltri e scoprire chi gli passa i documenti a favore di Stasi. Dice anche di aver contattato alti funzionari del Garante della Privacy e dell’Ordine dei giornalisti che hanno già ‘cazziato’ la Stampa di Torino”, ha fatto sapere Giallo.
Ma non solo. Ci sarebbe stato anche un senatore che si sarebbe mosso presumibilmente per fermare le uscite del giornalista. Il Settimanale non ha accusato né ipotizzato nulla di particolare ma si è posto diverse domande sul motivo per il quale il padre delle Cappa abbia voluto e dovuto contattare varie persone per bloccare le notizie sulle figlie.