Un tema di grande attualità è stato affrontato da Vittorio Feltri: la malagiustizia e gli errori commessi da giudici e magistrati ai danni dei cittadini.
Si è più volte pronunciato su alcuni dei casi più importanti di cronaca con annessi dubbi e errori a livello di giudici e magistrati come nel caso del delitto di Garlasco. Ora, Vittorio Feltri, su Il Giornale, ha risposto ad una domanda di un lettore in merito a quelli che sono stati i soldi utilizzati dallo Stato per risarcire i cittadini che sono stati vittima, appunto, della “malagiustizia” italiana.

Feltri: gli errori della giustizia e i risarcimenti
Nel suo editoriale per Il Giornale, Vittorio Feltri ha replicato ad un lettore che aveva messo in evidenza come i soldi spesi dallo Stato per risarcire persone vittima di errori della giustizia siano stati veramente tanti. “Nel solo anno 2024 lo Stato ha versato circa 27 milioni di euro per risarcire errori giudiziari dovuti prevalentemente a ingiuste detenzioni. E tra il 2018 e il 2024 la somma complessiva ha superato i 220 milioni di euro, con quasi 5mila persone le cui richieste di risarcimento sono state accolte”, ha detto il giornalista definendo tali cifre come “numeri che fanno rabbrividire”.
Feltri ha quindi sottolineato come oltre al parlare di mere questioni economiche si debba porre l’accento sul fatto che “dietro ogni cifra c’è un uomo o una donna cui è stata tolta la libertà, spesso la dignità, e forse persino la speranza. La nostra Costituzione stabilisce che l’imputato è innocente sino a sentenza definitiva. Eppure, nella pratica, chi viene arrestato resta in gattabuia in attesa di giudizio per anni e non di rado viene poi assolto o prosciolto, dopo lustri, decenni trascorsi dentro”.
La richiesta di maggiore responsabilità
Dopo aver fatto l’esempio del caso di Giuseppe Gulotta, arrestato per la strage di Alcamo Marina, risarcito per circa 6,5 milioni “per l’ingiusta detenzione, con una richiesta successiva che superava i 66 milioni, per riparare i danni morali, esistenziali, materiali”, il giornalista ha spiegato cosa occorrerebbe fare in Italia per far fronte alla “malagiustizia“.
Secondo Feltri […] “dobbiamo avere il coraggio di dire che non basta risarcire, serve introdurre un principio di responsabilità personale anche nel sistema giudiziario. È questa la riforma che serve con urgenza”. E ancora: “[…] La verità è che la nostra giustizia, per quanto onorevole nella gran parte dei professionisti che vi lavorano, lascia ancora troppi margini al potere, investigativo, giudiziario, esecutivo, senza sufficiente controllo. E chi ne paga le conseguenze sono le persone più deboli: innocenti dietro le sbarre e poi storie rimosse quando escono di prigione”.
“Abbiamo bisogno che la libertà tolta a un innocente non diventi una statistica, ma venga restituita nella vita reale”, ha aggiunto ancora il giornalista sintetizzando poi il concetto che chi sbaglia deve pagare, compresi giudici e magistrati.