Un editoriale di Vittorio Feltri su IlGiornale.it ha scatenato una bufera mediatica sulla nuova serie Sky dedicata a Benito Mussolini.
Vittorio Feltri ha infiammato il dibattito con un editoriale su IlGiornale.it riguardo alla nuova serie di Sky, M-Il figlio del secolo, che narra la vita di Benito Mussolini. La serie, tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega, è interpretata da Luca Marinelli e diretta da Joe Wright. Il giornalista, con il suo tono provocatorio, ha espresso un punto di vista senza peli sulla lingua.
Feltri commenta la serie Sky su Mussolini
M-Il figlio del secolo si propone di raccontare l’ascesa al potere di Mussolini e la nascita del fascismo in Italia. Feltri sottolinea come la serie sia stata inizialmente percepita come un’opera fortemente antifascista, soprattutto grazie alla reputazione di Scurati.
Tuttavia, le prime due puntate hanno smentito queste aspettative, mostrando un ritratto complesso e contraddittorio del Duce: “Il nome di Scurati era parso garanzia di un prodotto schiettamente antifascista: il romanziere infatti da qualche anno appare in tivù dotato di alabarda per trafiggere, da cavaliere senza macchia e senza paura, non solo il Duce ma anche Giorgia Meloni, individuata come sua reincarnazione con più capelli”, scrive Feltri.
Feltri critica l’approccio “moralista” di chi vorrebbe censurare la rappresentazione di Mussolini nei media. “Lasciate tornare il personaggio del Duce almeno nei film, senza rompere troppo al pubblico”, scrive l’editorialista, sostenendo che il ritratto di Marinelli restituisce una versione vivace e magnetica di Mussolini, lontana dalle caricature grottesche.
Il giornalista non manca di evidenziare le polemiche attorno ai romanzi di Scurati, citando gli errori storici segnalati dal professor Ernesto Galli della Loggia.
Feltri si schiera contro chi utilizza la cultura come strumento di propaganda, sottolineando come la serie di Sky non abbia il potere di risvegliare sentimenti fascisti, ma piuttosto di offrire uno spunto di riflessione sulla complessità storica: “Il risultato della serie Sky, di cui sono state trasmesse le prime due puntate, sta invece contro ogni attesa, raggelando la sinistra”.
La performance di Luca Marinelli
La recitazione di Luca Marinelli è stata al centro delle discussioni. Dopo aver interpretato un Mussolini carismatico e umano, Marinelli stesso ha rinnegato la sua performance, sentendosi in conflitto con il personaggio.
Feltri, con la sua solita ironia, definisce questa reazione “ridicola”, affermando che il mondo dello spettacolo è spesso distante dalla percezione della gente comune.
Feltri chiude il suo editoriale con una riflessione sull’eredità di Mussolini e del fascismo.
Sottolinea come, nonostante le sue atrocità, il fascismo abbia avuto un impatto significativo sulla storia, influenzando persino figure come Gandhi e Franklin Delano Roosevelt: “Non mi stupisco però che uomini di sinistra o destra non importa, ma onesti nel cervello, sappiano constatare che in realtà Mussolini e il fascismo non furono fenomeni da baraccone, un circo di nani e ballerine. Benito non seppe soltanto conquistare un consenso quasi plebiscitario tra gli italiani, ma seppe suscitare ammirazione privata e pubblica”.