Feltri e la lezione di Sinner all'Italia: l'insegnamento
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

La grande lezione di Jannik Sinner all’Italia: parla Feltri

Vittorio Feltri seduto

Il successo di Jannik Sinner a Wimbledon e non solo: Vittorio Feltri ha delineato un quadro importante sul numero uno del tennis mondiale.

La vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon 2025 è storia. L’italiano si è confermato il più forte e ha trovato commenti e pareri positivi da parte, davvero, di tutti. Anche Vittorio Feltri ha voluto commentare il successo del campionissimo del tennis sottolineando anche quella che è stata la grande lezione dell’atleta e dell’uomo persino al Paese.

Jannik Sinner a Wimbledon 2025
Jannik Sinner vestito di bianco a Wimbledon – newsmondo.it

Feltri elogia il trionfo di Sinner a Wimbledon

Tutti pazzi per Jannik Sinner e per questo anche Vittorio Feltri non si è sottratto dal parlare del campione del tennis. Nel suo ultimo editoriale per Il Giornale, rispondendo ad un lettore che si era domandato se non si fosse stati troppo “cattivi” nel giudicare l’atleta nel momento buio vissuto, ecco il giornalista aprirsi in un discorso assolutamente condivisibile.

“Il successo di Jannik Sinner è la dimostrazione più recente e sincera che il vero campione non è soltanto chi vince, ma chi sa rialzarsi”, ha detto Feltri. “Sinner, 23 anni, ha vissuto un annus horribilis. Non ci sono solo le sconfitte che tu hai menzionato, ma anche due positività per clostebol, un anabolizzante, a causa delle quali è stato sospeso per tre mesi, da febbraio a maggio. Non dimentichiamoci di questa altra parentesi buia. Non era un caso di doping intenzionale, sia chiaro: un prodotto contaminato durante un massaggio. Eppure, nonostante il ritiro, l’onta di un’accusa è difficile da scrollare di dosso. Sinner ha considerato di ritirarsi, sentendosi perso. Ed è proprio in quel momento che ha mostrato la sua tempra al mondo intero […]”.

La lezione di Sinner

Il giornalista ha tenuto ad evidenziare come le difficoltà vissute dal campione non lo abbiano messo a terra e spezzato ma “reso più grande. Forse allora va rivalutata la sconfitta. Non come vergogna, ma come opportunità. Nessun talento si forgia senza passare per il fuoco della prova. Sinner ci ricorda che il valore di un atleta, e di una persona, non si misura solo in trofei, ma nella capacità di rialzarsi, di imparare, di trasformarsi. Il fallimento fa parte del percorso“.

Da qui Feltri ha fatto un parallelo con la società di oggi: “Ha preferito soffrire in disparte, lavorare in silenzio e poi stendere sul prato sacro di Londra il campione in carica come fosse un apprendista. Ecco la differenza tra coloro che vogliono vincere e coloro che sono nati per farlo. I primi chiedono comprensione; i secondi, invece, quelli come Sinner, si prendono la coppa. In un’epoca di lamenti e selfie, l’altoatesino insegna che i grandi non urlano. Stringono i denti e rispondono col talento e con i fatti. Mentre molti suoi coetanei si smarriscono dietro ai followers, Sinner colleziona titoli. Non è semplicemente un campione, è un messaggio ambulante di disciplina, sobrietà e dignità, da cui trarre ispirazione. Una lezione per il Paese, non solo per lo sport […]”, ha concluso il giornalista.

Leggi anche
Salvini contro l’escalation UE: “Rido o tremo all’idea del bazooka con Trump”

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 15 Luglio 2025 12:19

Salvini contro l’escalation UE: “Rido o tremo all’idea del bazooka con Trump”

nl pixel