Anche Vittorio Feltri ha voluto commentare le recenti polemiche legate a Ursula von der Leyen e l’utilizzo di un jet privato per gli spostamenti.
Sta destando particolare clamore il caso legato a Ursula von der Leyen e l’utilizzo di un jet privato per spostarsi da Bruxelles a Lussemburgo. La numero uno della Commissione Europea è finito nel mirino della critica per l’ipocrisia che ci sarebbe in questa sua pratica rispetto alle idee “green” che difende. Anche Vittorio Feltri è voluto intervenire sul tema non risparmiando pesanti accuse e riflessioni al veleno alla donna.

Feltri e la falsità di Ursula von der Leyen
“Ursula von der Leyen, la regina della rivoluzione verde europea, la promotrice dell’European Green Deal, sostenitrice dal 2019 dell’attività Greta Thunberg, nume tutelare della cosiddetta ‘transizione ecologica’, ambientalista di ferro, la quale aveva promesso di ridurre entro il 2030 almeno il cinquantacinque per cento delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, obiettivo fin troppo ambizioso, oserei dire irrealistico, rappresenta alla perfezione la falsità della sinistra“. Sono state queste le prime parole di Vittorio Feltri nel suo editoriale per Il Giornale per analizzare l’ultimo caso relativo alla numero uno della Commissione Europea.
Il commento è giunto a margine del recente uso da parte della donna di un jet privato per spostarsi da Bruxelles a Lussemburgo andando contro i principi da lei promossi del “green” in termini di inquinamento.
Il giornalista non ha risparmiato la donna: “Affermare che Ursula è ipocrita è poca roba. La sua condotta non configura semplicemente ipocrisia, bensì rivela arroganza e totale disprezzo verso i cittadini europei, i quali è normale che si sentano presi in giro allorché si accorgono che coloro i quali li richiamano a tenere comportamenti più virtuosi, lungi dal dare il buon esempio, praticano usi e azioni antitetici”, ha detto Feltri.
La riflessione al veleno
Feltri ha quindi analizzato il controsenso della von der Leyen passando al contrattacco: “[…] Insomma, l’ideatrice della rivoluzione verde europea è forse la cittadina europea che contribuisce maggiormente al surriscaldamento globale, che pure proclama di volere combattere. Di certo è la persona europea con un incarico istituzionale la quale inquina di più a causa della frequenza e della letizia con la quale viaggia in aereo, rigorosamente privato, va da sé”.
La conclusione del giornalista è stata quella di realizzare come ci siano cittadini normali e cittadini come la von der Leyen: “[…] Noi cittadini tapini non possiamo varcare le porte del cuore della città in auto, ma Ursula può usare il jet privato nel tragitto casa-ufficio. E, se solo potesse, prenderebbe il bolide pure per spostarsi dalla camera da letto alla toeletta. C’è chi può e chi non può“.