Alcuni recenti episodi di violenza hanno generato la forte reazione anche di Vittorio Feltri che ha parlato di “crimine orrendo” e non solo.
Sono, purtroppo, all’ordine del giorno episodi di violenza ai danni di bambini e anziani. In questo senso, Vittorio Feltri è stato chiamato i causa da un suo lettore de Il Giornale per un commento su alcuni recenti fatti che hanno visto dei signori di una casa di riposo in provincia di Viterbo essere vittime degli abusi di colore che, invece, se ne sarebbero dovuti prendere cura.
Vittorio Feltri, la triste realtà sugli indifesi
Il tema affrontato nel recente editoriale per Il Giornale da parte di Vittorio Feltri è di strettissima attualità e riguarda, come anticipato, le violenze a cui, purtroppo sempre più spesso, sono soggette le persone indifese, in particolare bambini e anziani.
Un lettore del quotidiano ha proposto il recente esempio di quanto capitato all’interno di una Rsa nel Viterbese dove coloro che avrebbero dovuto prendersi cura degli anziani, invece, li trattavano con violenze inaudite.
“Troppo spesso le cronache ci mettono sotto gli occhi realtà raccapriccianti che si nascondono al di là delle mura di case di riposo e di cura che sono, in verità, veri e propri inferni sulla Terra, lager in cui vengono praticate sistematiche torture e violenze di ogni tipo […”, ha commentato Feltri.
Dopo aver ripercorso quanto accaduto all’interno della Rsa, il giornalista ha proseguito il suo pensiero facendo riferimento anche alle violenze sui bambini: “I delitti contro individui indifesi come i bambini suscitano riprovazione persino tra i criminali più spietati. E questo è il motivo per cui in carcere i pedofili vengono puniti dagli stessi detenuti, tanto che si rende necessario proteggere i condannati per pedofilia, riservando loro bracci e raggi appositi allo scopo di isolarli rispetto all’altra popolazione reclusa. Penso che il medesimo disgusto dovrebbero produrre in noi i reati violenti contro gli anziani […]”.
Pene severe contro i crimini orrendi
L’editoriale di Feltri dal titolo emblematico “Accanirsi sui deboli è un crimine orrendo” è poi andato avanti facendo appello alle pene per questi atti di violenza assurdi ma soprattutto alla prevenzione. In questo senso il giornalista ha ritenuto necessario, anzi, “indispensabile” che le telecamere “venissero effettivamente installate all’interno di queste strutture allo scopo di generare una sorta di effetto deterrente su quanti siano in grado di compiere atti tanto abominevoli contro persone del tutto incapaci di rispondere e di proteggersi da simili abusi”.
“[…] Punire è essenziale, ma con la massima urgenza dobbiamo agire in maniera più incisiva sul piano della prevenzione, affinché non avvenga mai più che un anziano patisca umiliazioni, vessazioni, sopraffazioni e tormenti, inflitti proprio da chi avrebbe il compito di accudirlo”, ha concluso poi il giornalista.
