Feltri: “Tutte stron**te. Vi spiego perché Trump ha vinto”

Feltri: “Tutte stron**te. Vi spiego perché Trump ha vinto”

Il trionfo di Donald Trump alle elezioni USA 2024 e il commento di Vittorio Feltri nel suo ultimo editoriale. Ecco il segreto del successo.

Mai banale e sempre senza peli sulla lingua, Vittorio Feltri ha commentato il recente esito delle elezioni USA 2024 nelle quali Donald Trump ha trionfato contro Kamala Harris. Nel corso del suo ultimo editoriale per Il Giornale, il noto giornalista ha risposto ad un utente dando un suo parere sui motivi del successo del tycoon.

Vittorio Feltri

Feltri, i pregiudizi su Trump e Kamala

Nel suo editoriale, Feltri ha dato un commento sulla situazione post trionfo di Trump alle elezioni USA 2024 con particolare riferimento alle reazioni della stampa e della politica. In questo senso, il giornalista ha spiegato come per molti, il successo del tycoon sia stato come “una doccia fredda e pure acida”.

Questa reazione sarebbe dovuta ad una serie di pregiudizi che hanno accompagnato la campagna elettorale di entrambi i candidati. Feltri ha quindi menzionato alcune delle situazioni che ha notato: “[…] Si ragiona e si argomenta sulla base di pregiudizi inscalfibili. Ne riporto qualcuno: Kamala Harris è donna quindi sarà votata dalle donne; Kamala Harris è nera o più o meno tale quindi sarà votata da neri e migranti; Donald Trump è ricco quindi non sarà votato dai poveri; Donald Trump è un porco molestatore quindi non sarà votato da chi è femmina; Donald Trump è vecchio quindi non sarà votato dai giovani; Donald Trump usa un linguaggio che viene considerato violento quindi non potrà essere votato da chi ha buonsenso; Kamala Harris è sostenuta dalla famiglia Obama e dalle star di Hollywood quindi vincerà per forza. E invece ce ne freghiamo altamente di attrici, attori, cantanti, celebrità varie ed eventuali […]”.

Il motivo della vittoria di Trump e il cambiamento

Spiegati i pregiudizi, ecco Feltri venire, dunque, alle ragioni del trionfo di Trump: “Sono tutte stronzate. E ormai mi appare più che evidente che lo siano. Colui che in questi mesi è stato descritto come un pericolo, un fascista, chiamato pure durante il voto e lo spoglio ‘guerrafondaio’, colui che i giornali hanno attaccato ferocemente, spiegando ai lettori che non avrebbero mai dovuto votarlo perché sarebbe stata la fine del mondo, ha conquistato gli americani, che lo amano e che gli hanno affidato il governo del Paese per la seconda volta. Kamala, dal canto suo, appoggiata dallo star system al completo, venerata dai media, difesa dagli intellettuali, ha perso contro il bersaglio quotidiano della sinistra globale […]”.

In questo senso il giornalista ha poi commentato su quello che sarà il cambiamento con Trump: “C’è desiderio e anche bisogno di cambiamento e Trump interpreta benissimo questo stato d’animo che appartiene non soltanto al popolo statunitense ma anche a quello europeo. Aspettiamoci rapide evoluzioni su ogni fronte. E pure al fronte…”.