Giovanni Padovani, accusato dell’omicidio di Alessandra Matteuzzi dello scorso anno, avrebbe cercato di togliersi la vita in carcere.
Ad un anno dalla tragedia che ha visto vittima Alessandra Matteuzzi, il suo carnefice Giovanni Padovani ha tentato di suicidarsi nella sua cella. L’uomo è stato rinvenuto con dei tagli auto-inferti, sulle braccia e al collo.
A un anno dall’omicidio di Alessandra Matteuzzi
Risale al 23 agosto 2022 l’omicidio di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa a martellate e colpi di panchina sotto casa sua a Bologna. A massacrarla fino alla morte stato l’ex compagno, Giovanni Padovani, che l’ha colpita 20 volte in viso per sfregiare la sua bellezza. Questa sera alle 20.45 in piazza XX Settembre a Bologna si terrà una fiaccolata fino a piazza Nettuno, in sua memoria.
L’ex calciatore è stato accusato di omicidio aggravato da premeditazione, stalking, futili motivi e legame affettivo con la vittima. Il processo riprenderà il 2 ottobre davanti alla Corte d’Assise di Bologna, quando potrebbe testimoniare sua madre.
I periti nominati dai giudici stanno lavorando alla perizia psichiatrica dell’imputato chiesta dalla difesa, ma Padovani era già stato definito capace di partecipare al processo.
Padovani tenta di nuovo il suicidio
L’ex calciatore, rinchiuso all’interno dell’istituto detentivo psichiatrico di Reggio Emilia, avrebbe tentato nuovamente di togliersi la vita. L’uomo è stato trovato a terra nella sua stanza, dopo essersi inflitto tagli agli avambracci e al collo con un coccio appuntito.
Padovani è stato subito soccorso, ma le sue condizioni sarebbero gravi: avrebbe perso più di un litro di sangue e sono stati necessari oltre cinquanta punti di sutura. Secondo i medici, il 27enne avrebbe agito a seguito di “voci insultanti e imperative, arrivate troppo velocemente e dall’intensità troppo elevata”.
Giovanni Padovani è stato trattato con sedativi anche a causa di allucinazioni uditive e visive che lamenta continuamente. Durante alcune crisi invocherebbe anche il nome di Alessandra Matteuzzi.