Le difficoltà della Ferrari nel campionato di Formula 1 2025: una stagione segnata da scelte conservative e controlli approfonditi della FIA.
Nel corso del campionato di Formula 1 2025, la Ferrari sta affrontando un periodo particolarmente complesso. La SF-25, la monoposto di quest’anno, si è rivelata essere una vettura difficile da gestire, con risultati che non rispecchiano le aspettative del team di Maranello. Nonostante i tentativi di sviluppo e miglioramento, la vettura ha mostrato evidenti problematiche, soprattutto nella gestione del posteriore, che hanno condotto a prestazioni deludenti. A “complicare” ulteriormente la situazione, la relazione con la FIA non è delle migliori, con frequenti controlli approfonditi che hanno coinvolto la scuderia italiana.

Una monoposto senza guida e le difficoltà tecniche
La decisione di abbandonare il progetto SF-24 per concentrarsi sulla SF-25 sembrava all’inizio promettente. Tuttavia, l’uscita di scena di Enrico Cardile come direttore tecnico ha lasciato la vettura senza una guida chiara durante la fase cruciale dello sviluppo. Il successivo arrivo di Loïc Serra, proveniente dalla Mercedes, è avvenuto in un momento in cui i problemi erano già evidenti. Durante i test prestagionali in Bahrain, la monoposto ha mostrato significative difficoltà, in particolare nella gestione delle altezze da terra, un aspetto fondamentale per la generazione di carico aerodinamico. Queste complicazioni hanno portato il team a fare scelte conservative, che hanno reso la SF-25 più instabile e complessa da guidare. Piloti come Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno dovuto affrontare una vettura che non solo non offriva prestazioni ottimali, ma che metteva anche alla prova le loro abilità al volante.
Controlli della FIA e strategie conservative
Un ulteriore ostacolo nella stagione della Ferrari è rappresentato dai frequenti controlli approfonditi della FIA sulla SF-25. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la monoposto è stata spesso scelta per verifiche post-gara, come avvenuto in occasione del GP di Cina, dove entrambe le vetture sono state squalificate, e in altre gare come in Canada e Ungheria. Anche se questi controlli sono scelti casualmente, la frequenza con cui la Ferrari è stata ispezionata suggerisce un’attenzione particolare da parte della Federazione.
Questo ha spinto il team ad adottare un approccio estremamente prudente, nel tentativo di evitare ulteriori penalizzazioni. Gli aggiornamenti apportati alle sospensioni posteriori e al fondo della vettura prima della pausa estiva non sono stati sufficienti a risolvere i problemi, costringendo la scuderia a mantenere una linea cauta per il resto della stagione.