Ferrari, ecco le Monza SP1 e SP2 ispirate ai modelli anni Cinquanta
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ferrari, ecco le Monza SP1 e SP2 ispirate ai modelli anni Cinquanta

Ferrari Monza SP1

Derivate dalle classiche ‘barchette’ della Rossa, le Ferrari Monza 2018 montano il più motore più potente prodotto a Maranello, un V12 da oltre 800 CV.

In occasione del Capital Market’s Day tenutosi a Maranello il 18 settembre, la Ferrari ha svelato le nuove Monza SP1 e SP2. Come si legge nella nota stampa pubblicata dalla casa del cavallino rampante, si tratta di edizioni limitate di serie speciali, i primi modelli di un nuovo segmento chiamato ‘Icona’, ispirato alle Ferrari degli anni Cinquanta. Grazie alla collaborazione con alcuni marchi deluxe quali Loro Piana e Berluti, i due modelli offrono anche diversi accessori di lusso.

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Due Ferrari ispirate ai classici

Pensata e realizzata per una clientela piuttosto esclusiva, la Ferrari Monza SP1 – così come la SP2 – si ispira alle famose ‘barchette’ del passato, a partire dalla 166 MM del 1948 mentre il nome ‘Monza’ si riferisce alla 750 ed alla 860, due modelli prodotti a metà degli anni Cinquanta.

La SP1 è una monoposto mentre la Ferrari Monza SP2, grazie alla rimozione del tonneau ed alla aggiunta di un secondo schermo protettivo, è una variante a due posti. Entrambi i modelli sfoggiano un design unico, con il miglior rapporto potenza-peso per una ‘barchetta’ grazie all’ampio uso della fibra di carbonio, con il quale è fabbricato l’intero corpo della vettura.

Ferrari Monza SP1
Fonte immagine: https://twitter.com/Ferrari

Innovazioni aerodinamiche

Le soluzioni di design sono piuttosto ‘spinte’: il profilo ad ‘ala’ è molto aerodinamico mentre l’assenza di parabrezza e tettuccio conferisce ai due modelli proporzioni uniche, impossibili da perseguire su una spider tradizionale. In aggiunta, a rendere la SP1 e la SP2 ancora più esclusive contribuisce anche l’apertura verso l’altro delle due portiere mentre le scelte di design, per quanto spinte, assicurano alla nuova Ferrari Monza una dinamica di guida di qualità assoluta, con un equilibrio perfetto al riparo da fenomeni di rollio.

La configurazione ‘en plein air’ ha posto determinate sfide dal punti di visto dell’assetto aerodinamico, in particolare nella gestione dei flussi d’aria all’interno dell’abitacolo, per via dell’assenza del parabrezza. La soluzione adottata dalla Ferrari è il nuovo “scudo anti vento virtuale” (Virtual Wind Shield), “che è stato inglobato all’interno della livrea, davanti al quadro della strumentazione e lo sterzo. Il Virtual Wind Shield devia una parte del flusso d’aria per preservare il comfort di guida”.

Il motore Ferrari Monza SP1 e SP2

Sia la SP1 che la SP2 saranno sospinte dal motore Ferrari più potente, un 12 cilindri con architettura a V (65°) da 6.5 litri (6.496 cc di cilindrata) in grado di erogare 810 CV di potenza e una coppia massima di 719 Nm a 7.000 giri. Per quanto concerne le prestazioni Ferrari Monza SP1, la casa di Maranello dichiara una velocità di punta superiore ai 300 km/h e un tempo di 2.9 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo. Consumi ed emissioni sono in attesa di omologazione.

Fonte immagine: https://twitter.com/Ferrari

Fonte immagine: https://twitter.com/Ferrari

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ultimo aggiornamento: 19 Settembre 2018 14:51

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