Festeggiamenti in casa Philip Morris: "In Italia due milioni di fumatori sono passati ai nostri prodotti senza combustione"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Festeggiamenti in casa Philip Morris: “In Italia due milioni di fumatori sono passati ai nostri prodotti senza combustione”

Fabbrica

La filiera collegata allo stabilimento di Bologna genera un valore di 10 miliardi di euro all’anno, equivalente allo 0,5% del PIL italiano.


Nel cuore di Tokyo, una rivoluzione comportamentale nei confronti del fumo sta delineando un futuro diverso per i consumatori di tabacco, testimoniando un significativo mutamento anche nelle abitudini dei fumatori italiani. La svolta è rappresentata dall’adozione crescente dei prodotti senza combustione, che segna un’epoca nuova nel consumo di tabacco. A confermare questa tendenza è Philip Morris International (PMI), colosso mondiale del tabacco, che celebrando i dieci anni di Iqos, il suo prodotto senza combustione lanciato in Italia e Giappone, mette in luce non solo i cambiamenti nel comportamento dei consumatori ma anche la propria evoluzione aziendale verso l’innovazione e la sostenibilità.

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L’innovazione secondo Philip Morris

A Milano, durante l’evento di presentazione del nuovo “Iqos Iluma i Prime”, Philip Morris ha colto l’opportunità per ribadire l’importanza del suo impegno verso opzioni di fumo alternative, più sicure. Stefano Volpetti, presidente della divisione “Smoke Free Inhalable Products” di PMI, sottolinea il percorso decennale dell’azienda che ha investito 12,5 miliardi di euro in prodotti senza combustione, riducendo drasticamente gli investimenti nel fumo tradizionale all’1%. L’azienda si propone così come pioniera nel settore, dando priorità alle esigenze del consumatore e alla ricerca scientifica per offrire alternative più salutari al fumo convenzionale.

Lavoro in fabbrica
Lavoro in fabbrica

Un traguardo italiano

Una pietra miliare nel viaggio di PMI è la costruzione dello stabilimento di Crespellano, nel Bolognese, divenuto il cuore produttivo per i mercati globali. Marco Happanel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, evidenzia il successo di una filiera interamente italiana, che spazia dalla coltivazione del tabacco fino ai servizi post-vendita digitalizzati, passando per una manifattura avanzata. Il modello di business integrato enfatizza l’agricoltura 4.0 e una manifattura di eccellenza, delineando un’azienda profondamente radicata nell’innovazione e nello sviluppo sostenibile.

Impatto economico e sociale

La trasformazione intrapresa da Philip Morris non ha solamente riorganizzato il panorama industriale del tabacco, ma si è tradotta anche in benefici economici e occupazionali per l’Italia. Attraverso un modello che unisce ricerca, sviluppo, formazione e servizi avanzati, l’azienda coinvolge circa 8 mila imprese e garantisce lavoro a 41 mila persone. L’impatto economico di tale sistema contribuisce annualmente con 10 miliardi di euro, rappresentando lo 0,5% del Pil nazionale. Questi numeri riflettono non soltanto l’importanza economica dell’iniziativa per il Paese, ma evidenziano anche come le scelte aziendali orientate all’innovazione e alla responsabilità sociale possano generare valore condiviso a livello nazionale.

In conclusione, l’esperienza di Philip Morris International evidenzia una significativa evoluzione sia nell’approccio al consumo di tabacco sia nel paradigma industriale, mettendo in luce il potenziale delle tecnologie e delle innovazioni orientate alla sostenibilità e alla salute. L’impegno di PMI verso prodotti senza combustione e l’esempio dell’impianto di Crespellano illustrano come il percorso verso un futuro meno dannoso per i fumatori e più sostenibile per la società non sia soltanto auspicabile, ma anche possibile e già in atto.

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ultimo aggiornamento: 21 Ottobre 2024 9:16

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