Il 13 agosto 1926 nasceva Fidel Castro. Oppositore di Batista, nel 1959 conquista il potere: sarà il lider maximo di Cuba fino al 2011, cinque anni prima della morte.
Fidel Castro nasceva a Birán il 13 agosto 1926. Dopo i primi studi, si iscrive all’Università dell’Avana per diventare avvocato. Proprio in questi anni comincia a prendere piede in lui la passione per la politica tanto da avvicinarsi al movimento di protesta studentesca. Una visione rivoluzionaria che lo porta ad avere dei contatti con il mondo dei socialisti, il suo primo vero partito.
Rivoluzione contro Batista
Da qui nasce la sua avventura nel mondo politico che lo porta nel marzo a combattere la dittatura di Fulgencio Battista. Una battaglia che gli è costata anche un arresto nei primi anni ’50 a causa del tentativo di dare l’assalto alla caserma Moncada a Santiago de Cuba.
Scarcerato successivamente, Fidel Castro non si è arreso e nel 1959 ha sovvertito il potere, conquistando Cuba.
La crisi missilistica di Cuba
L’esito della revolucion preoccupò Washington, al punto che la presidenza Kennedy sostenne un piano della CIA per aiutare una militanza dissidente, il “Fronte Democratico Rivoluzionario”, ad invadere Cuba e a rovesciare il governo castrista: il progetto alla fine si concretizzò con l’invasione della baia dei Porci (17 – 19 aprile 1961), un successo per Fidel Castro che mantenne il potere.
Ormai l’isola caraibica era al centro dello scacchiere politico internazionale. E Crusciov decise di installarvi gli MRBM R-12 per riequilibrare la bilancia del potere nucleare, che pendeva dalla parte degli Stati Uniti. Castro accettò la proposta sovietica, credendo che avrebbe garantito maggiore sicurezza e favorito la causa socialista. Gli USA nell’ottobre scoprirono il piano attraverso aerei Lockheed U-2. Gli Stati Uniti considerarono quei missili come un piano d’attacco, nonostante Castro affermasse che in realtà si trattasse di un piano difensivo.
Si sfiorò la guerra nucleare ma alla fine la diplomazia ebbe la meglio: Castro venne escluso dai negoziati; Crusciov accettò di rimuovere i missili in cambio dell’impegno statunitense di non invadere Cuba e di rimuovere i loro missili dall’Italia e dalla Turchia.