I nuovi sondaggi rivelano uno scenario sorprendente. Meloni in forte crescita, altri in calo: ecco cosa sta succedendo realmente.
Nel panorama politico italiano, l’ultimo sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Bidimedia fotografa un quadro in continua evoluzione. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni registra un incremento dello 0,5%, portandosi al 28,9%, consolidando il proprio ruolo di leader della coalizione di governo.
Fratelli d’Italia in crescita: il centrodestra si divide
Tuttavia, il resto del centrodestra non segue lo stesso trend: Forza Italia perde lo 0,2% fermandosi all’8,8%, mentre la Lega arretra di uno 0,4%, scendendo all’8,2%. La distanza tra i due junior partner della coalizione si amplia, lasciando spazio a nuovi equilibri interni.
Dall’altro lato dello schieramento politico, la situazione non appare più rosea. Il Partito Democratico, se si votasse oggi, otterrebbe il 23,8%, con una perdita dello 0,8% rispetto alle rilevazioni precedenti. Anche Alleanza Verdi e Sinistra subisce una lieve flessione, arretrando dello 0,1%.
Nonostante le difficoltà del PD, il cosiddetto “campo largo” mostra lievi segnali di crescita: il Movimento 5 Stelle guadagna uno 0,1%, attestandosi all’11,1%.
Azione raggiunge il 2,7% (+0,2%), Italia Viva si porta al 2,2% (+0,3%) e +Europa registra un aumento dello 0,3%, toccando l’1,7%. Anche l’affluenza stimata sembra dare timidi segnali di ripresa, con un incremento dell’1%, oscillando tra il 53% e il 57%.
Fiducia in Giorgia Meloni e nel governo
Oltre ai dati sulle intenzioni di voto, il sondaggio analizza anche il livello di fiducia nella premier Giorgia Meloni e nell’esecutivo. La leader di Fratelli d’Italia guadagna un punto percentuale, portandosi al 38%.
Un dato significativo è la percentuale di fiducia all’interno del centrodestra, che raggiunge il 93% tra coloro che esprimono “molta fiducia” o “abbastanza fiducia”. Al contrario, nel centrosinistra questa quota si ferma al 2%, mentre tra gli elettori del Movimento 5 Stelle raggiunge il 9%. Tra i partiti di centro, il dato di approvazione è pari al 16%.
Resta stabile, invece, la fiducia nel governo, attestandosi al 35%.
Le interviste sono state condotte tra il 17 e il 20 febbraio, su un campione di 1.200 persone selezionate tra 2.104 contatti totali. Inoltre, sono state integrate 2.500 interviste precedenti per affinare la distribuzione regionale dei dati.
