Figli, la scienza: l'intelligenza si eredita solo da un genitore
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Direttore: Alessandro Plateroti

Figli, la scienza conferma: l’intelligenza si eredita solo da un genitore

Un bambino con gli occhiali

L’intelligenza dei figli? La scienza afferma che un genitore, nello specifico, trasmette questa caratteristica alla prole. Ecco chi è.

Secondo la scienza, il patrimonio genetico materno – nei fatti – avrebbe un impatto più forte, rispetto a quello paterno per quel che concerne l’ereditarietà dell’intelligenza nei figli. Una notizia che ridefinisce, ancora una volta, le modalità in cui la genetica interviene nel processo di procreazione. Scopriamo quanto gli esperti hanno affermato al riguardo.

Intelligenza, i figli la ereditano dalla madre

Gli studi condotti negli ultimi anni, in ambito genetico, hanno spiegato che molti dei geni legati alle capacità cognitive e all’intelligenza siano localizzati sul cromosoma X, uno dei due cromosomi sessuali.

Poiché le donne ne possiedono due, a differenza degli uomini che ne hanno solo uno, risulta statisticamente più probabile che la madre trasmetta una quantità maggiore di geni associati all’intelligenza.

bambino brasiliano
bambino brasiliano

Ciò, però, va detto, non significa che l’intelligenza sia un tratto interamente determinato dal DNA, né che il contributo del padre sia marginale.

Dal punto di vista strettamente genetico, infatti, è la madre a fornire una porzione più consistente dei geni che influenzano il quoziente intellettivo del figlio. L’intelligenza, secondo le ricerche effettuate, dunque, è, per circa il 50-60% ereditaria, mentre il restante 40-50% dipende da fattori ambientali come l’educazione, gli stimoli culturali, nonché le relazioni affettive.

Geni ed esperienze di vita, un binomio affascinante e complesso

Lo psicologo Howard Gardner, nel suo lavoro, ha parlato del concetto delle intelligenze multiple, mediante il quale ha precisato come ogni individuo possa eccellere in ambiti diversi: logico-matematico, linguistico, musicale, spaziale, interpersonale e altri ancora. Tali predisposizioni, pur avendo una base genetica, si sviluppano e si esprimono grazie all’interazione con l’ambiente e alle esperienze quotidiane.

La casa, la scuola, le relazioni sociali e l’educazione ricevuta sono determinanti al fine di orientare, nonché di modellare il potenziale cognitivo di ciascun bambino. Anche se la madre può trasmettere una base genetica più ampia, il ruolo del padre, così come di altri adulti che interagiscono col bambino, è fondamentale per offrire stimoli, supporto emotivo, nonché occasioni di apprendimento.

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ultimo aggiornamento: 16 Giugno 2025 9:27

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