Terribile: figliastra di 13 anni vittima di abusi in casa dal patrigno aguzzino

Terribile: figliastra di 13 anni vittima di abusi in casa dal patrigno aguzzino

A Gorizia, un patrigno arrestato per maltrattamenti sulla figliastra 13enne: la madre denunciata per omessa protezione.

A Villesse, in provincia di Gorizia, arrestato un patrigno di 53 anni dai carabinieri per aver sottoposto la sua figliastra di 13 anni a continue violenze fisiche e psicologiche.

Denunciata anche la madre della ragazzina, una donna di 32 anni di origini straniere, in stato di libertà per non aver impedito le vessazioni.

Violenza fisica e psicologia da parte del patrigno: la dinamica dei fatti

Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, come riportato da Fanpage.it, il patrigno costringeva la ragazzina a svolgere tutte le faccende domestiche. Inclusi il bucato e il servizio a tavola per il resto della famiglia.

La situazione era talmente grave che la giovane veniva spesso svegliata nel cuore della notte per eseguire i compiti domestici. Addirittura in alcune occasioni le era persino impedito di andare a scuola.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Gorizia, sono iniziate grazie alla segnalazione della scuola frequentata dalla 13enne. Coraggiosamente, la ragazzina ha trovato la forza di raccontare tutto ai suoi insegnanti.

Gli insegnanti hanno allertato la Polizia che ha subito agito. Le telecamere di videosorveglianza installate nella casa dell’indagato hanno fornito le prove necessarie per confermare i sospetti.

Le registrazioni hanno documentato frequenti episodi di violenza fisica e psicologica inflitti alla giovane, spesso alla presenza dei suoi due fratelli minori.

L’intervento delle forze dell’ordine: arrestato il 53enne

Il Gip ha convalidato l’arresto del 53enne, disponendo la sua permanenza in carcere. La madre della ragazzina, denunciata per la sua condotta omissiva, non ha fatto nulla per opporsi ai maltrattamenti subiti dalla figlia.

Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere prove e testimonianze per assicurare che giustizia sia fatta. Questo caso solleva importanti interrogativi sulla protezione dei minori e la responsabilità degli adulti nel prevenire e denunciare situazioni di abuso.

La tempestiva segnalazione da parte della scuola e l’intervento delle forze dell’ordine sono stati cruciali per fermare le violenze e avviare un percorso di giustizia.

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