Ad Arezzo un uomo invia insulti all’insegnante dopo la bocciatura del figlio: accusato di diffamazione aggravata.
Risale al 2019 il fatto che vede vittima un’insegnante di matematica della scuola di Arezzo. Dopo la bocciatura di un ragazzo che ha dovuto ripetere l’anno, il padre non ha accettato la cosa rispondendo in maniera “violenta” con le sue parole. L’uomo scrisse sui muri della città vari insulti, anche a sfondo sessuale, rivolti alla professoressa del figlio. Dopo essere stato rintracciato, il 57enne è stato accusato di diffamazione aggravata.
La vicenda
Il ragazzo viene bocciato nel 2019, ma la reazione del padre di 57 anni resta il gesto più assurdo. L’uomo avrebbe riempito le mura della città di Arezzo con insulti a sfondo sessuale rivolti all’insegnante di matematica del figlio. Sotto processo il padre del giovane, accusato di diffamazione aggravata.
Sono state circa sessanta le scritte trovate sui muri, i quali costituivano un gioco di parole offensivo sul cognome della professoressa. Il fatto fu subito denunciato e in poco tempo è stato intercettato anche il presunto responsabile dagli uomini della Digos della polizia di Arezzo.
Venerdì c’è stata la prima udienza, nella quale è emersa la storia. Il marito della professoressa aveva provato al tempo a cancellare almeno il cognome della donna per difendere l’onorabilità della moglie. In breve i poliziotti risalgono al 57enne che, una volta scoperto, avrebbe anche consegnato il pennarello “arma del delitto” agli agenti.