Filippine condannano le azioni “pericolose” della forza aerea cinese

Filippine condannano le azioni “pericolose” della forza aerea cinese

Le Filippine hanno denunciato le provocazioni della forza aerea cinese sullo Scarborough Shoal nel Mar Cinese Meridionale.

Le tensioni nel Mar Cinese Meridionale hanno raggiunto un nuovo livello di gravità dopo che le Forze Armate Filippine hanno condannato le recenti azioni “pericolose e provocatorie” della forza aerea cinese.

La dichiarazione ufficiale, emessa sabato scorso, segna la prima volta in cui Manila denuncia atti pericolosi eseguiti da aerei cinesi, piuttosto che dalle loro navi militari o della guardia costiera. Questo avvenimento evidenzia l’intensificarsi della rivalità tra i due paesi nella zona contesa del Mar Cinese Meridionale.

Cina Taiwan

Crescono le tensioni nel mar cinese meridionale

Secondo il comunicato delle forze armate filippine, due aerei della Forza Aerea dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLAAF) hanno eseguito manovre pericolose giovedì mattina, lanciando anche razzi luminosi nelle vicinanze di un aereo NC-212i della Forza Aerea Filippina.

Quest’ultimo stava conducendo una pattuglia marittima di routine sopra lo Scarborough Shoal, un’area altamente contesa. Il capo delle Forze Armate Filippine, Romeo Brawner, ha dichiarato che tali manovre hanno messo in pericolo la vita del personale filippino impegnato in operazioni di sicurezza marittima, aggiungendo che le azioni cinesi rappresentano una violazione del diritto internazionale sulla sicurezza dell’aviazione.

Un punto caldo nelle relazioni sino-filippine

Lo Scarborough Shoal, conosciuto come Bajo de Masinloc nelle Filippine e come isola Huangyan in Cina, è uno dei principali punti di tensione nelle relazioni tra i due paesi. Situato strategicamente nel Mar Cinese Meridionale, lo shoal è stato sequestrato dalla Cina nel 2012, e da allora è diventato un simbolo della disputa marittima più ampia nella regione.

Le Filippine hanno recentemente intensificato le loro accuse contro la Cina, accusando i pescatori cinesi di danneggiare l’ambiente ecologico dello Scarborough Shoal con pratiche come la pesca con il cianuro e la raccolta di specie marine protette.

Pechino ha ripetutamente negato tali accuse, ma la situazione resta tesa. Nonostante una sentenza del 2016 della Corte Permanente di Arbitrato dell’Aia che respinge le rivendicazioni cinesi sulla maggior parte del Mar Cinese Meridionale, Pechino continua a mantenere un controllo rigoroso sulla zona, sfidando la sovranità e i diritti marittimi delle altre nazioni rivierasche, inclusa la stessa Filippine.