Filippo Inzaghi: grande carriera da calciatore, “insufficiente” da allenatore

Filippo Inzaghi: grande carriera da calciatore, “insufficiente” da allenatore

Il percorso di Filippo Inzaghi come allenatore, dagli esordi con il Milan agli ultimi esoneri, tra sfide e resilienza.

Filippo Inzaghi, figura iconica del calcio italiano, si trova nuovamente al centro dell’attenzione non per i trionfi del passato ma per l’ennesimo esonero che segna la sua carriera da allenatore. Questa volta, è la Salernitana a chiudere la collaborazione, dopo un avvio di 2024 al di sotto delle aspettative, con soli quattro punti raccolti in altrettante partite, un rendimento pari solo a quello della Fiorentina.

Filippo Inzaghi

La carriera di allenatore di Filippo Inzaghi: tra sogni e realtà

Il cammino di Inzaghi come allenatore inizia nel 2014 con il Milan, la squadra del suo cuore, ma l’avventura si conclude dopo appena un anno con un deludente decimo posto in Serie A. Nonostante un inizio promettente, i risultati non arrivano, e la società opta per un cambio di guida tecnica.

Il passaggio al Bologna e la prova del Benevento

Dopo un’esperienza vincente con il Venezia in Lega Pro, Inzaghi riceve l’opportunità di tornare in Serie A con il Bologna nel 2018, ma anche questa esperienza si conclude prematuramente, a causa di risultati insoddisfacenti. Successivamente, guida il Benevento alla promozione in Serie A, dimostrando ancora una volta il suo valore in Serie B, ma la permanenza nella massima serie è breve.

Le successive avventure su panchine di Brescia e Reggina dimostrano il talento e la resilienza di Inzaghi, nonostante i continui alti e bassi. Tuttavia, l’esperienza alla Salernitana si conclude con un altro esonero, dopo soli quattro mesi di gestione.

Le sfide e le difficoltà incontrate da Filippo Inzaghi nel suo percorso da allenatore sollevano interrogativi sulle dinamiche del calcio moderno, dove la pazienza sembra essere un lusso raro e la pressione per i risultati immediati domina. Il futuro di Inzaghi resta incerto, ma la sua determinazione e passione per il gioco suggeriscono che non sarà lungo prima di vederlo di nuovo in panchina, pronto a riscrivere la propria storia.