Novità dal carcere di Montorio dove è detenuto Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin. Caos tra detenuti per le celle.
Si torna a parlare di Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, la povera 22enne ammazzata. Il ragazzo, infatti, detenuto ora nel carcere di Montorio a Verona è protagonista di alcune vicende che stanno movimentando la struttura. In particolare alcuni avvenimenti tra settori e celle stanno agitando i vari detenuti in queste ore tanto da creare problematiche a chi coordina il tutto.
Filippo Turetta, cambio cella e caos tra detenuti
Come riportato da Il Gazzettino e da Il Messaggero che citano rumors provenienti direttamente dal carcere di Montorio, nella struttura sta accadendo qualcosa di decisamente particolare che riguarda appunto Filippo Turetta.
Dopo circa cinquanta giorni passati nella casa circondariale di Montorio Veronese, il reo confesso killer di Giulia Cecchettin sarebbe in procinto di cambiare sezione: dalla sesta, cioè l’infermeria, alla terza, che è la più sovraffollata.
Proprio questa situazione avrebbe generato diverse problematiche tra i detenuti. “Secondo radio-carcere, ‘solo due detenuti’ sarebbero disponibili a condividere la cella con lui, il che comporterebbe una serie di spostamenti che allungherebbero i tempi del trasferimento”, si legge dai due media di informazione.
Tale questione starebbe riaccendendo il focus sulle problematiche della struttura penitenziaria di Montorio presso la quale pare che andrà in scena presto la visita del sottosegretario Andrea Ostellari (Lega) con il deputato Ciro Maschio (Fratelli d’Italia), per esaminare i problemi denunciati nelle ultime settimane da chi si occupa di difendere i diritti dei detenuti.
Il dato sui suicidi in carcere a Montorio
Oltre a far parlare per la detenzione del killer di Giulia Cecchettin, il carcere di Montorio, a Verona, è balzato agli onori della cronaca, ma in negativo, per un dato davvero allarmante, quello legato ai suicidi.
Infatti, solamente poche settimane fa, un altro detenuto si è tolto la vita all’interno della struttura. Si è trattato del terzo suicidio in soli ventotto giorni nel carcere. La vittima, un trentenne di origine marocchine, Oussama Hatim.
A tal proposito il dato sulla struttura è decisamente allarmante. Montorio è uno dei carceri più sovraffollati del Veneto con più 153% di detenuti, secondo solo a Treviso con più 154%.