Dopo aver trascorso il 22esimo compleanno nel carcere di Montorio, Filippo Turetta fa parlare: il rifiuto con gli altri detenuti.
Sono state ore molto particolari per Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin. Il ragazzo, infatti, nella giornata di lunedì 18 dicembre ha festeggiato in carcere, a Montorio, il suo compleanno. Uscito dalla psichiatria e portato in infermeria, il giovane ha avuto modo, così come gli altri detenuti, di poter avere accesso alla televisione e alla Playstation. Ma non solo. Nella struttura, proprio nelle scorse ore, sarebbe andato in scena un evento musicale a cui lui e altri detenuti avrebbero detto “no”.
Filippo Turetta, il rifiuto in carcere
Come anticipato, Turetta nelle scorse ore ha avuto il via libera per uscire dal reparto di psichiatria del carcere ed essere trasferito in infermeria. Una situazione che lo ha messo, ora, in una sezione con una ventina di reclusi.
Nella saletta comune, non nelle celle, il ragazzo ha, quindi, a disposizione la tv, libri e i giochi con la Playstation, che non c’è ancora invece nelle altre. Al netto di questa situazione, però, Filippo non starebbe attraversando un momento ottimale mentalmente.
La conferma sarebbe arrivata da un rifiuto andato in scena proprio lunedì. Infatti, secondo quanto si apprende dall’Ansa, a Montorio un gruppo bresciano che fa musica rock’ and roll ha tenuto un piccolo concerto nel carcere veronese, molto partecipato dai reclusi.
Un’iniziativa che è stata voluta dal Garante dei diritti delle persone detenute e dal cappellano della casa di reclusione. Per l’occasione, però, pare che sia Turetta che i compagni siano rimasti invece in sezione. Nessuno di loro ha preso parte all’evento.
“Si vergogna”
La scelta di non prendere parte al concerto, così come altri detenuti, rientra, forse, in quello che è lo stato emotivo attuale di Turetta. Infatti, dai rumors che arrivano proprio dagli altri individui presenti in carcere, sembra che il giovane sia provato e si vergogni per quanto ha commesso.
Alcuni detenuti avrebbero riferito che il killer di Giulia Cecchettin abbia timore di “guardare in faccia” gli altri presenti della struttura e che addirittura provi “vergogna” e, per questo, si muova a testa bassa evitando di incrociare lo sguardo con gli altri.
Nelle prossime ore, inoltre, potrebbe avvenire il secondo incontro con i suoi genitori. I due potrebbero presentarsi in carcere prima di Natale, nella giornata di martedì o più avanti per provare a stare vicino al ragazzo.