Filippo Turetta: nuovo video dell’interrogatorio e le dichiarazioni shock

Filippo Turetta: nuovo video dell’interrogatorio e le dichiarazioni shock

Il video inedito dell’interrogatorio di Filippo Turetta, trasmesso su Rete4, rivela dettagli scioccanti sull’omicidio di Giulia Cecchettin.

Recentemente, è stato trasmesso su Rete4, durante la puntata di “Quarto Grado”, il video inedito dell’interrogatorio di Filippo Turetta, il giovane accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Le immagini mostrano Turetta impassibile, con lo sguardo rivolto a terra e senza mai versare una lacrima, mentre risponde alle domande del magistrato. Questo documento arriva a pochi giorni dall’inizio del processo presso la Corte d’Assise di Venezia, fissato per il 23 settembre 2023.

Nuovi dettagli dall’interrogatorio di Filippo Turetta

Nel corso dell’interrogatorio, che si è tenuto il 1° dicembre 2023 nel carcere di Verona, Turetta ha fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi tragici che hanno portato alla morte di Giulia Cecchettin. “Non avrei mai pensato di fare questo“, ha dichiarato. Descrivendo con voce calma ma fredda i momenti di follia che lo hanno portato a compiere l’omicidio.

Le sue parole raccontano di una lite degenerata: “Lei continuava a urlare e l’ho colpita“, ha spiegato Turetta, ricordando come l’abbia inseguita con un coltello preso dall’auto, fino a raggiungerla e colpirla ripetutamente.

Il video dell’interrogatorio è stato presentato come un documento esclusivo e rappresenta un punto cruciale nel caso mediatico che ha scosso l’Italia. Turetta appare visibilmente dimagrito rispetto alle immagini diffuse nei giorni della sua fuga e mantiene un atteggiamento distaccato e privo di emozioni durante l’intera durata dell’interrogatorio, che si è protratto per circa sette ore.

Le implicazioni per il processo in Corte d’Assise

Il processo contro Filippo Turetta inizierà il 23 settembre 2023 a Venezia, ma il giovane non sarà presente in aula. Una scelta che riflette la strategia difensiva volta a minimizzare l’attenzione mediatica. Il legale di Turetta ha più volte ribadito che la difesa intende mantenere un basso profilo per evitare la spettacolarizzazione del caso. L’imputato, che rischia l’ergastolo per l’aggravante della premeditazione, ha rinunciato anche alla perizia psichiatrica, un segnale di accettazione del grave reato commesso.

L’aula della Corte d’Assise di Venezia sarà aperta solo a un numero ristretto di persone, con una limitata presenza di giornalisti e telecamere, per garantire un dibattimento sobrio e rispettoso della gravità del caso. Il processo, attesissimo dall’opinione pubblica, rappresenta un momento cruciale per capire non solo il destino giudiziario di Turetta. Ma anche le dinamiche psicologiche e personali che lo hanno portato a compiere un gesto così estremo. Qui il video e le immagini dell’interrogatorio come riportato da ilmessaggero.it

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