La fine di un’epoca: addio al premio Nobel per la letteratura 2020

La fine di un’epoca: addio al premio Nobel per la letteratura 2020

Scomparsa Louise Glück, icona della poesia americana e vincitrice del Nobel per la letteratura nel 2020. Le sue opere e la sua vita.

La letteratura mondiale saluta Louise Glück, una delle icone più luminose della poesia americana, a 80 anni, la poetessa, insignita del Nobel per la letteratura nel 2020, ci ha lasciato, lasciando dietro di sé un’eredità indelebile.

Premio Nobel medaglia

Una vita dedicata alla poesia

Nata a New York e cresciuta tra le parole e le emozioni, Louise Glück ha sempre avuto una passione ardente per la poesia. La sua caratteristica voce poetica le ha valso riconoscimenti prestigiosi come il Pulitzer e il National Book Award, prima di culminare con il Nobel. La sua scomparsa, avvenuta nella sua casa di Cambridge, Massachusetts, è stata confermata da Jonathan Galassi, che ha curato la pubblicazione delle sue opere per la casa editrice Farrar, Straus e Giroux.

Riflessioni e ricordi di una vita

Dopo aver ricevuto la notizia del Nobel, i pensieri di Glück erano semplici ma profondi. Sognava una casa in Vermont e si preoccupava di come proteggere le persone che amava. La sua umiltà e profondità si riflettevano nelle sue parole, quando suggeriva ai nuovi lettori di iniziare con opere come Averno o Faithful and Virtuous Night, piuttosto che con il suo primo libro.

Il Vermont aveva un posto speciale nel cuore di Glück. Fu lì che superò un periodo di blocco creativo e scrisse la sua seconda raccolta, The House on Marshland. La sua vita personale, inclusa la relazione con il secondo marito e scrittore John Dranow e la nascita del loro figlio Noah, ha influenzato profondamente la sua scrittura.

Poeta Laureata negli Stati Uniti per due anni consecutivi (una carica federale assegnata a insigni letterati), Louise Glück ha diviso il suo tempo tra l’insegnamento a Yale, la vita a Montpelier nel Vermont, Cambridge e la California. La sua passione per la scrittura l’ha portata anche a Stanford, dove ha contribuito al Dipartimento di creative writing.

La sua partenza è una perdita per il mondo letterario, ma il suo contributo alla poesia rimarrà eterno.